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Festival di Venezia – Storie di Piombo, il docufilm su Padova durante gli anni ’70

Storie di piombo” è il docufilm presentato al Festival del Cinema di Venezia e firmato da Toni Andreetta, che ripercorre la vita sociale e politica della Padova degli anni di piombo, all’imbrunire degli anni ’70.
Una sorta di omaggio a Sabino Acquaviva, protagonista della pellicola, sociologo e scrittore autorevole, scomparso nel 2015, famoso nel mondo per il suo saggio “L’eclissi del sacro nella civiltà industriale”. In quel periodo Acquaviva fu senza dubbio protagonista importante, in quanto preside della facoltà di Scienze Politiche a Padova, negli anni 1977-1978 (in precedenza era stato anche a Trento), «Gli strumenti ideologici di sovversione e rivoluzione utilizzati dai ribelli di allora– scriveva Acquaviva-  appartenevano al passato, quindi destinati al fallimento. Mentre forse il futuro del mondo si stava preparando nei laboratori, nei centri di ricerca scientifica tra coloro che lavoravano senza avere coscienza del significato politico di quanto andavano facendo».

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Il film, dice il regista, vuole non essere un documentario descrittivo dei fatti. Spiega Andreetta: «Era da tempo che avvertivo la spinta a documentare, attraverso i racconti e le immagini della Padova di allora, quanto di quella temperie, oggi quasi del tutto rimossa, rimane nella memoria della gente, ma, ripeto, non si tratta di una ricostruzione storica documentaria di quegli anni, ho cercato di dare respiro a ciò che rimane, come emozione, nel cuore della memoria di quegli anni difficili e pericolosi, quando Padova era divenuta “città laboratorio” per gruppi sovversivi ed eversivi, di sinistra ma anche, in misura non certo minore, di destra».
La pellicola è prodotta da Videolab di Michele Parisi e promossa dal Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Padova col sostegno della Regione.

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