Dal 20 febbraio al 27 marzo una rassegna per capire il mondo attraverso i documentari, tra Kurdistan, Pakistan, Spagna, Egitto e Israele: è Mondovisioni a Vicenza

Inizierà il prossimo 20 febbraio al Cinema Primavera di Vicenza Mondovisioni, rassegna di documentari per capire il mondo e immergersi nella realtà tra Kurdistan, Pakistan, Spagna, Egitto e Israele.
Sei documentari per parlare di fondamentalismo islamico, regime egiziano, ISIS, movimenti politici dal basso, conflitto israelo-palestinese e futuro della riproduzione umana. Si tratta di “Mondovisioni Vicenza”, una rassegna in programma tutti i lunedì fino al 27 marzo, curata dall’agenzia padovana CineAgenzia in collaborazione con il settimanale di geopolitica Internazionale.
Mondovisioni è una rassegna sta attraversando l’Italia in un tour che tocca più di 30 città per un totale di oltre 250 proiezioni, e l’edizione vicentina è stata curata dal videomaker vicentino Luca Rigon con la collaborazione della cooperativa Unicomondo e del cinema cittadino.

Mondovisioni VicenzaNon è facile inseguire l’attualità nel flusso di informazioni incessante e veloce che ci circonda”, ci raccontano gli organizzatori. “Ecco che il miglior cinema documentario riesce a dare un racconto preciso, approfondito ed emozionante per capire la complessità del mondo che ci circonda”.

Si inizia il 20 febbraio con “Future Baby, viaggio intorno al mondo e nel futuro della riproduzione umana, tra pazienti e ricercatori, donatori e madri surrogate, cliniche e laboratori. Introduce Chiara Volpato: psicologa marosticense, professoressa ordinaria presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, specializzata deumanizzazione, relazioni e influenza sociale, stereotipi e pregiudizi.

Secondo appuntamento di Mondovisioni Vicenza, il 27 febbraio, con “Tickling Giants che ci trascina nel pieno della primavera araba. Bassem Youssef, il “John Stewart egiziano”, lascia il suo posto di cardiochirurgo per diventare un comico a tempo pieno, usando l’ironia contro il potere prima di Mubarak, poi dei Fratelli Musulmani e del presidente al-Sisi. Introduce Aldo Pavan: giornalista, fotografo e videomaker free lance. Da più di trent’anni si occupa di reportage geografici. Fino ad ora ha visitato più di un centinaio di nazioni nei cinque continenti, pubblicando libri e collaborando con foto e articoli per riviste e news magazine.

Si prosegue lunedì 6 marzo con “Alcaldessa che racconta l’appassionante percorso di Ada Colau dalla candidatura con il movimento “Barcelona in comú” fino all’elezione a sindaca della capitale catalana: la sua storica vittoria come modello del cambiamento politico possibile nell’Europa meridionale. Introduce Piera Moro, sindaca di Marano Vicentino e presidente del Villaggio SOS di Vicenza.

Quarto appuntamento lunedì 13 marzo con “The Girl Who Saved My Life: Il regista Hogir Hirori torna dalla Svezia nella sua terra natale, il Kurdistan iracheno, per documentare il destino di 1 milione e mezzo di profughi in fuga dall’ISIS, muovendosi lungo i confini dello Stato Islamico ed entrando nei territori liberati dalle forze curde. Introduce Milena Nebbia: giornalista, si occupa di diritti umani, globalizzazione e nuovo ordine mondiale e cambiamento climatico. Attivista con Peace Reporter.

Lunedì 20 marzo si va in Israele con “Town on a Wire: nella fatiscente città israeliana di Lod, a 10 minuti dalla florida Tel Aviv, vivono gomito a gomito signori della droga palestinesi e coloni ortodossi ebrei. Introduce Miriam Gagliardi del Comitato Vicentino per la Liberazione dei Prigionieri Politici Palestinesi e Presidente dell’Associazione Salaam Ragazzi dell’Olivo.

Chiude la rassegna, lunedì 27 marzo, un film sul fondamentalismo islamico: “Among the Believers. Il leader religioso Abdul Aziz Ghazi, sostenitore dell’ISIS e dei talebani, incita alla jihad e sogna di imporre in Pakistan una rigida versione della Sharia. Un film allarmante che svela le battaglie ideologiche che stanno modellando l’interno mondo musulmano. Introduce Cristina Yasmin Ghanem del “Centro per i Diritti Umani” dell’Università di Padova, specializzata in integrazione e prevenzione del terrorismo e radicalizzazione

Articolo precedente#prendilasgaia: donne du du du
Articolo successivoAnimali fantastici e dove trovarli nella Terra delle Meraviglie: il Parco del Delta del Po
Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.