Inverno, neve, montagna: quando si parla di bimbi e sci, poco si sa del momento e delle condizioni migliori per iniziare a far apprezzare ai più piccoli questo straordinario sport. Ne parla Marta Carradore, maestra di sci e mamma

Bimbi e sci? Ma quando, come e dove portare i bimbi sulla neve e iniziare ad insegnare loro gli sport invernali, in particolare lo sci?
Ne parliamo con Marta Carradore, giovane maestra di sci e mamma di un fantastico baby atleta di due anni, cresciuta a pane e sport: dopo una brillante carriera sportiva, oggi Marta si occupa di preparazione atletica e ginnastica riabilitativa, seguendo i suoi atleti prima, durante e dopo la performance sportiva, passando dal triathlon alla mountain bike e dal nordic walking alla discesa, senza nemmeno cambiarsi d’abito!
Marta è la persona migliore a cui porre qualche domanda per capire davvero quando, come e dove sia meglio mettere ai piedi dei nostri bimbi i primi sci, così da assicurare divertimento e sicurezza per tutta la famiglia!

Qual è l’età migliore per avvicinare un bambino allo sci?
«In generale, considerando lo sviluppo psico motorio di un bambino, l’età migliore è intorno ai 5 anni. Direi, però, che non esiste un’età precisa: tutto dipende dal bambino, dal suo carattere, dalle sue capacità, dalle sue paure e dalla voglia e l’attitudine che dimostra verso questo sport. Ciò che sicuramente è fondamentale è che l’insegnamento venga proposto per step: bisogna sempre iniziare insegnando il gioco dello sci. La tecnica verrà dopo!»

Sciare ha dei costi non indifferenti, anche per quanto riguarda il materiale necessario: quando si parla di bimbi e sci, meglio l’acquisto o il noleggio?
«Assolutamente il noleggio: innanzitutto perché è necessario capire se al bambino piace; inoltre bisogna considerare che il materiale va necessariamente sostituito ogni anno, seguendo la crescita del bambino, quindi non avrebbe senso acquistare tutto per poi dismetterlo a fine stagione. Ciò che è molto importante, però, è affidarsi ad un buon noleggio, attrezzato, con materiale recente, di qualità e soprattutto con personale competente, in grado di consigliare la soluzione migliore»

Spesso anche mamma e papà sanno sciare: perché affidare il bambino ad un maestro?
«Innanzitutto per il rapporto educativo che si crea tra il bambino ed il maestro: il bimbo deve poter essere libero di concentrarsi su ciò che sta imparando e, in quest’ottica, la troppa confidenza non aiuta! – ride e precisa che, per questa ragione, anche lei affida il suo piccolo Benjamin al maestro! – Un altro elemento molto rilevante è che mamma e papà, per quanto ottimi sciatori, potrebbero non essere a conoscenza delle tecniche d’insegnamento e del linguaggio utilizzato dai maestri, studiati e mirati all’insegnamento rivolto ai bambini»

Tre ottime ragioni per incentivare il binomio bimbi e sci
«Solo tre? Ci provo: primo fra tutti, divertirsi. Per questo è necessario non insistere se il bambino non ne vuole sapere; fino ad anche 12 anni lo sci dev’essere un gioco. Non ha nessun senso specializzare piccoli atleti. In secondo luogo per stare all’aria aperta, anche con il freddo e la neve, perché questo tempra: aiuta il sistema immunitario ed aiuta anche il bambino a… saper stare al mondo! Oggi manca molto il contatto con la natura e i suoi elementi, per questo con i piccoli sciatori la prima cosa che facciamo è farli giocare: camminare con gli scarponi, giocare a ruba bandiera sulla neve, utilizzare uno sci solo come un monopattino o semplicemente tirarsi le palle di neve. L’elemento ludico è fondamentale nell’insegnamento di questo sport: odio quando i genitori si arrabbiano perché alla prima lezione il bambino non ha imparato a scendere da solo! E per chiudere, un aspetto tecnico: lo sci sviluppa tantissimo l’equilibrio, elemento fondamentale in tutte le attività, sportive e non solo»

Dove? I posti migliori nella nostra “Terra delle Meraviglie” dove portare i nostri bimbi a divertirsi sciando
«In Kaberlaba (Asiago, Vicenza) ci sono piste facili, località quasi interamente al sole, il centro di Asiago a due passi e bassa quota e temperature miti, così da evitare di traumatizzarli alla prima esperienza! Oppure Falcade (Belluno), nel cuore delle Dolomiti: qui il paesaggio è decisamente più suggestivo ed è più facile pensare ad un passaggio ad uno step successivo, vista la presenza di piste molto apprezzate anche dagli sciatori più esperti»

Niente scuse quindi, genitori sgai: armatevi di baby sci, scarponi mignon, bastoncini, dell’indispensabile caschetto, di maschera, guantini e via! Sciare è un privilegio e prima s’impara, più facile sembra!

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