Scopriamo i benefici fisici e mentali della pratica del Taekwondo fin dalla giovane età attraverso l’esperienza di Giulia Zito, istruttrice e chinesiologa specializzata.

Il Taekwondo, termine che significa letteralmente “arte di colpire con i piedi e con i pugni“, è una disciplina marziale con radici profonde nella storia del popolo coreano. Codificata solamente nel secondo dopoguerra, il Taekwondo non è solo un insieme di tecniche di combattimento: rappresenta un percorso educativo che può trasformare la vita dei bambini fin dai primi anni e offre numerosi benefici che vanno ben oltre la semplice attività fisica.
Per i bambini, il Taekwondo offre un percorso unico per lo sviluppo fisico e mentale e – con la sua combinazione di tecniche di combattimento e principi morali- può diventare un potente strumento di sviluppo fisico, emotivo e cognitivo: aiuta a migliorare l’autostima, a sviluppare la disciplina e il rispetto per gli altri, a gestire le emozioni e a potenziare le capacità motorie come equilibrio, coordinazione e resistenza. Il Taekwondo si divide in una parte tradizionale, che include i Tul (forme, ovvero insiemi di movimenti prestabiliti che simulano un combattimento), e i combattimenti.

In questo articolo, ci avventureremo nel mondo del Taekwondo attraverso gli occhi di Giulia Zito, istruttrice esperta e appassionata che ha dedicato la sua vita a trasmettere i benefici di questa disciplina ai più giovani.

Giulia è una giovane chinesiologa con una laurea magistrale in Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata. Sin da piccola ha coltivato una passione per lo sport, in particolare per il Taekwon-do. Iscritta dai suoi genitori quando aveva solo 4 anni, Giulia ha iniziato questo percorso con l’obiettivo di praticare attività fisica, ma presto è diventato molto di più e nel Taekwon-do ha trovato la sua vera vocazione. La sua formazione accademica le ha permesso di approfondire diversi aspetti dello sport, delle metodologie di allenamento e di insegnamento.
Oggi, si occupa di preparazioni fisiche e si è specializzata nell’attività fisica adattata, lavorando con soggetti che escono da programmi riabilitativi a livello muscolo/scheletrico, cardiovascolare e metabolico. Oltre a ciò, Giulia insegna il Taekwondo sia a bambini che adulti nelle palestre Emme Cento a Busa di Vigonza (PD) e Biofitness a Noale (VE)


I benefici della pratica del Taekwondo per i bambini: intervista a Giulia Zito

Quali sono i principali benefici fisici che i bambini possono ottenere dalla pratica del taekwondo?

Partendo dal presupposto che lo sport, e più in generale il mero movimento, è sempre più fondamentale per prevenire patologie future e l’aumento dell’abbandono sportivo sempre più in giovane età, il Taekwon-do si presenta come uno sport piuttosto completo, che sviluppa molteplici capacità motorie fondamentali per realizzare consapevolmente l’azione motoria e successivamente porta a consolidarle con il tempo. Dunque il Taekwon-do permette al bambino di migliorare anche le proprie capacità aerobiche, la forza ed infine la propria flessibilità. Noi sappiamo che i bambini sono disponibili all’apprendimento motorio in giovane età, anche se comunque non riusciranno subito a fissare determinate sequenze, ma con la pratica e la ripetizione continua andremo a consolidare le conoscenze. In particolare, attraverso il Taekwon-do, andremo a sviluppare alcune capacità quali: la capacità di equilibrio (fondamentale sia per le posizioni statiche che per quelle dinamiche), la capacità di ritmo (importante per l’atleta in una situazione di combattimento), la capacità di combinazione motoria (permette di combinare tra loro più elementi tecnici e coordinativi), la capacità di anticipazione (la tempestività che un atleta manifesta nell’iniziare una risposta motoria, più rapida possibile, dopo uno stimolo percettivo fornito). Alleneremo inoltre, la capacità di orientamento spazio-temporale, intesa come la capacità di determinare e cambiare la posizione del proprio corpo, o parti di esso, nello spazio e nel tempo, riferiti ad un campo d’azione ben definito.

Come può la pratica del Taekwondo influenzare lo sviluppo cognitivo e emotivo dei bambini?

In generale, le arti marziali coinvolgono l’atleta in un comportamento che enfatizza dei principi di comportamento quali il controllo, il rispetto, l’integrità, la perseveranza. Si richiede una certa attenzione, che si sviluppa migliorando la velocità di elaborazione, la pianificazione e il problem solving. Dal punto di vista più emotivo, all’atleta è richiesto il confronto con un compagno non solo da un punto di vista fisico, ma anche emozionale. Lo scontro non è sempre facile, ma è richiesta molta determinazione e conoscenza di se’.

Quali sono i valori e le abilità morali che i bambini possono imparare attraverso la pratica del Taekwondo?

Il Taekwon-do presenta 5 principi che la caratterizzano: sono delle basi del buon vivere comune, che ogni atleta si impegna a rispettare all’interno e all’esterno del Dojang(palestra). I principi sono cortesia, integrità, perseveranza, autocontrollo e spirito indomito. Si tratta di regole relazionali e di autocontrollo importanti per ognuno di noi, dal bambino all’adulto.All’interno del dojang ogni atleta si incontra fisicamente e anche emotivamente con un suo compagno, essere in grado di gestire le proprie emozioni e riuscire a svolgere il compito richiesto, è una capacità che pian piano il bambino andrà a sviluppare.

In che modo il Taekwondo può contribuire alla fiducia in sé stessi e alla disciplina nei bambini?

Il bambino che pratica il Taekwondo pratica uno sport individuale, ma nel contempo si ritrova all’interno di un gruppo. Nelle arti marziali ci sono i gradi (colori delle cinture): a prescindere dall’età o comunque dalla persona, i compagni devono affidarsi a te o comunque rispettarti per le capacità maggiori che hai già acquistato. Inoltre, consideriamo il fatto che, essendo uno sport di contatto, ognuno di noi acquista acquista consapevolezza della propria forza, e inizia a capire meglio le sue capacità. Conoscere la propria forza e capire come usarla è un’importante traguardo da raggiungere per conoscere veramente se stessi.

Quali sono i possibili rischi o sfide che i genitori dovrebbero considerare quando decidono se far praticare il Taekwondo ai loro figli?

Dal punto di vista fisico, le arti marziali hanno un rischio di infortuni molto inferiore ad altri sport, proprio perché oltre ad una mera componente tecnica è richiesta forza e flessibilità. Ovviamente, parliamo sempre di sport di contatto e, anche se leggero perché nei nostri combattimenti non è previsto il KO, comunque si verifica un impatto fisico. A differenza di sport di squadra con partite settimanali, nel Taekwondo si parla di gare sporadiche ma che possono richiedere uno spostamento di almeno 2 giorni. Una/ due volte l’anno i vostri bimbi dovranno sostenere gli esami per passare di grado, una sorta di dimostrazione di tutto quello che hanno fatto, e bisogna considerare che non sempre tutti i bimbi sono pronti. Però, sottolineo il fatto che questo modo di gestire i passaggio di grado permette al bambino di avere consapevolezza dell’impegno che utilizza durante i mesi di preparazione.

taekwondo bambini

Come si differenzia l’insegnamento del Taekwondo per i bambini rispetto agli adulti?

Io parto sempre dall’idea che lo sport che un bambino sceglie non debba per forza essere la sua disciplina, quindi in primis cerco di creare delle basi motorie che il bimbo possa utilizzare nella vita di tutti i giorni e anche in altre discipline. Dunque, si tratta di un percorso impostato sullo sport inteso anche come gioco in cui gli esercizi non sono strettamente tecnici, ma sono impostati come attività ludica.
Nell’adulto è diverso: lavoro con atleti giovani che hanno già ben in mente quale sia il loro percorso, quindi sappiamo che dobbiamo raggiungere un obiettivo. Lavoro poi con adulti le cui basi motorie sono ormai consolidate e ci alleniamo assieme per scaricare la giornata e mantenere le capacità fisiche ad un buon livello. Si lavora con allenamenti intensi sia a livello di rinforzo muscolare che a livello aerobico, e infine si vanno a sollecitare le capacità tecniche specifiche.

Hai esperienze personali o testimonianze di come il Taekwondo abbia avuto un impatto positivo sulla vita dei bambini che hai allenato?

La testimonianza più bella che voglio portare è quella di un ragazzino che ha iniziato con me i primi anni che insegnavo. Molto attento alle regole e molto ligio su quello che veniva richiesto. La cosa più bella, o almeno il riscontro più bello, è stato dato dai suoi genitori. Quest’anno ha deciso di provare altri sport, e ha interrotto gli allenamenti di Taekwondo. I genitori mi hanno chiamata per ringraziarmi per quello che avevamo costruito assieme, speranzosi di rivederlo in dobok in futuro. 


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Gaia Dall'Oglio
Vicentina d'orgine, padovana da lunga data, gira il Veneto in lungo, largo e obliquo per diletto e per lavoro. Founder di Sgaialand.it, è docente universitaria di Psicologia del Marketing e dell'Advertising per le sedi Venezia e Verona di IUSVE, e di Digital PR al Master Food&WIne 4.O. Co-titolare della storica agenzia di creatività pubblicitaria Caratti E Poletto, è speaker a eventi di empowerment femminile e di comunicazione. In parallelo, si è consolidata anche la sua carriera di presentatrice professionista di eventi pubblici e privati per rinomate aziende sul territorio italiano. Moglie di Giulio e mamma di Cecilia, ha un terzo amore viscerale: il cioccolato.