Intervista a Rabarama: la grande scultrice sbarca a Cortina d’Ampezzo

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Uno straordinario appuntamento con una delle artiste contemporanee più amate degli ultimi anni: tutto sulla mostra di Rabarama all’Ambra Cortina Luxury & Fashion Boutique Hotel

Inaugura domani, venerdì 25 agosto alle 18.00 presso Ambra Cortina Luxury & Fashion Boutique Hotel di Elisabetta Dotto, un evento esclusivo in collaborazione con la Galleria d’arte di Luigi Proietti, dedicato all’arte e alle opere di Rabarama, artista che espone le sue opere all’interno dell’albergo e rinomata firma del panorama internazionale.
Rabarama ha firmato la magnifica e commovente opera In-cinta in bronzo dipinto del 2014 che domina la terrazza dell’Ambra, con cornice naturale sulle Dolomiti tutto intorno: Paola Epifani, nome vero dell’artista, sarà presente all’evento e incontrerà appassionati d’arte e curiosi che da sempre apprezzano le sue opere, fotografandole e postandole su tutti i social network.

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Da sempre Ambra Cortina abbraccia la filosofia dell’hotel come luogo d’incontro e approfondimento di contenuti legati all’arte, alla cultura e al lifestyle per chi è in vacanza o risiede nella Conca ampezzana.
E così, cresce la curiosità per l’appuntamento con la mostra di Rabarama, straordinaria artista di fama internazionale che ammalia con le sue sculture eclettiche e originali.

Intervista a Rabarama

Rabarama: un nome ormai celebre nel mondo dell’arte contemporanea. Qual è stata l’evoluzione del suo percorso artistico, dagli esordi ad oggi?
“La mia arte nasce da una grande passione trasmessami in primis dai miei genitori; mio padre pittore e mia madre ceramista hanno permesso il mio avvicinamento a questo mondo fatto di emozioni che diventano materia. In seguito, studiando presso il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti a Venezia, ho potuto definire il mio stile personale e focalizzarmi sulla mia personalissima ricerca: la base di tutto è l’essere umano. Le mie creature rappresentano uomini, donne ed a volte ibridi la cui pelle è incisa con simboli che all’inizio volevano indicare i tasselli del genoma umano; i puzzle e gli esagoni si uniscono come il DNA per dare forma a questi esseri segnati dalla predeterminazione, ovvero il destino già scritto derivante dalle cellule trasmesse dai nostri avi. Con l’approfondire della mia ricerca e lo studio delle filosofie orientali a cui mi sono avvicinata grazie ai viaggi che ho potuto intraprendere durante il mio lavoro, le incisioni sulle mie sculture si sono ampliate, inserendo in questa precedente mappa genetica delle simbologie che intendono spezzare la predeterminazione: siamo noi i fautori del nostro destino e possiamo impiegare positivamente la nostra energia vitale, in continuo scambio con l’universo, solo se riusciamo prima a raggiungere la consapevolezza di noi stessi; ed è questo il messaggio che ora intendo trasmettere con la mia arte

Essere scultori oggi, nell’era del digitale …
Credo che l’arte in generale vada oltre quelli che sono i tempi in cui stiamo vivendo. Come ho detto poco fa, l’arte è la trasmutazione delle emozioni in materia, ed il modo in cui ciascun artista raggiunge questo fine lo rende unico. Sicuramente l’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici ha ampliato le possibilità di trasmissione del proprio messaggio verso un pubblico più ampio di fruitori, e da questo punto di vista ritengo che la digitalizzazione possa essere un canale utile, capace di unire le menti e gli animi. Io stessa qualche anno fa ho collaborato con una società che esegue 3D mapping, creando un suggestivo effetto virtuale che dava vita alla pelle delle mie sculture. Personalmente continuo a preferire il metodo classico, ovvero l’interazione con l’argilla, che mi permette di infondere direttamente nella mia creatura i sentimenti che provo nell’istante creativo”

Come sta il mondo dell’arte contemporanea con i tanti talentuosi artisti del Belpaese, culla della cultura e delle arti, ma spesso poco attento a come valorizzarne gli artisti?
Amo il mio paese, da nord a sud è una continua scoperta ed emozione; sicuramente abbiamo molto da offrire ancora dal punto di vista artistico ed umano. Purtroppo siamo in un periodo storico in cui nel mondo dell’arte bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per poter emergere, in quanto il Belpaese, fin troppo ricco di arte, non agevola la promozione tramite sovvenzioni pubbliche negli spazi adibiti alle esposizioni, e spesso è solo grazie ai privati che diventano sponsor di quasi tutte le manifestazioni che l’arte viene divulgata su scala nazionale ed internazionale. Sarebbe sicuramente più facile intraprendere un percorso artistico di successo emigrando verso altri paesi, ma ritengo che non si possano abbandonare le proprie radici; dovere dell’arte è anche smuovere le coscienze, gridare un messaggio significativo che possa risvegliare l’interesse per la nostra cultura, che in passato ci ha resi maestri rispetto al resto del mondo e che ora deve tornare ad imporsi con rinnovata energia e vitalità, per non cadere nel degrado e noncuranza”

La ritroviamo a Cortina d’Ampezzo, perla delle Dolomiti: come si sposa la sua arte con questa straordinaria location?
“Le mie creature sono state più volte ospiti di questa meravigliosa città, come nel 2008 in cui le mie opere monumentali sono entrate in contatto diretto con il pubblico che ha potuto vederle e toccarle con mano, percorrendo Corso Italia. Sicuramente si può dire che abbiano trovato un luogo dove vengono amate ed apprezzate, grazie anche al lavoro della Galleria d’Arte di Luigi Proietti. Quando creo le mie sculture non riesco ad immaginare dove possano trovare collocazione in futuro, tuttavia quando finalmente posso ammirarle in contesti mozzafiato come quello della terrazza dell’Ambra Cortina Hotel, allora posso sentirmi grata per la mia vita ed il lavoro che mi auguro di poter continuare a svolgere, divulgando il mio messaggio ed una parte di me in ogni dove”

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Rabarama all’Ambra Cortina

Nata nel 1969 a Roma, si laurea con lode nel 1991 all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. Fin da subito partecipa a numerosi concorsi artistici, sia nazionali che internazionali, attirando l’attenzione della critica e conquistando il pubblico.
Questo lungo percorso, costellato di successi, la porta nel 2011 ad essere presente alla 54° Biennale di Venezia con l’opera monumentale Abbandono, realizzata interamente in marmo di Carrara. Oltre a questo fondamentale riconoscimento, le sue opere sono state esposte nelle più grandi capitali mondiali della scena artistica come, tra le altre, Parigi, Firenze, Cannes, Miami, Shanghai. Numerose ed importanti, inoltre, sono le acquisizioni delle sue opere da parte di importanti istituzioni pubbliche e private come il Museo d’Arte della Biennale di Pechino, lo Sculpture Space di Shanghai e il Copelouzos Museum di Atene, senza dimenticare le tre opere monumentali acquistate dal Comune di Reggio Calabria ed esposte presso il lungomare Falcomatà.
Recentemente, nel 2015, Rabarama ha vinto il concorso internazionale indetto dal Comune di Vallo della Lucania (SA). A seguito di tale vittoria è stata realizzata Leud, la più grande opera marmorea mai creata prima dall’Artista, oggi esposta nel caratteristico centro storico. Indimenticabile, inoltre, resta l’intesa artistica e la collaborazione con il Cirque du Soleil.
Grazie al suo talento poliedrico, Rabarama sperimenta e realizza, nel corso del tempo, le opere in terracotta, i classici e conosciuti bronzi dipinti, gli affascinanti pezzi unici in marmo, vetro e pietre rare, le inclusioni in resina, i monotipi in resina siliconica, i preziosi gioielli d’artista e, ovviamente, anche gli splendidi dipinti e serigrafie.

Grazie alla sua popolarità, Rabarama ha sviluppato diverse collaborazioni con marchi riconosciuti a livello mondiale come:
Cirque du Soleil (Canada / Usa)
Frank Muller watches (Svizzera)
Kryolan (Germania)
Land Rover (UK) – Range Rover Evoque Rabarama Edition, 2013, pezzo unico.

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Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.