Lo straordinario panorama dal Rifugio Chiggiato a Calalzo di Cadore, nel bellunese, nelle fotografie di Simone Sartori per Sgaialand magazine

Il Rifugio Chiggiato è un luogo incantato e magico, raggiungibile percorrendo diversi sentieri.

Da Calalzo di Cadore:
Dalla piazza centrale del paese, si prosegue a sinistra in direzione Val d’Oten/Praciadelan per circa 2 km, fino a raggiungere la Chiesa della Beata Vergine del Caravaggio. Dopo il ponte c’è un bivio dove si può scegliere se salire per il sentiero CAI n. 261 oppure per il sentiero CAI n. 260.
Sentiero CAI n. 261
Al ponte si prende la strada di destra per la Val Vedessana e si prosegue in macchina per circa 3 km su strada asfaltata, fino all’ampio parcheggio in loc. La Stua. Da qui il sentiero è una comoda strada silvo-pastorale che sale nel bosco mantenendo una pendenza regolare, passa per i fienili Costapiana, per la loc. La Serra, dove un capitello e una targa ricordano il passaggio di Papa Giovanni Paolo II, e giunge al Rifugio in circa 2,30 ore di cammino.


Sentiero CAI n. 260
Al ponte si prende a sinistra e si prosegue per circa 3 km su strada asfaltata fino all’ampio parcheggio della loc. Praciadelan, dove è presente il ristorante-pizzeria La Pineta – attualmente aperto. Qui si può decidere se lasciare la macchina oppure proseguire ancora per un chilometro su strada sterrata fino al torrente Diassa e parcheggiare prima del passaggio del torrente in un ampio parcheggio. Il sentiero parte parallelo al torrente sulla scogliera di protezione e guadagna velocemente quota tra mughi e ghiaioni. Dopo brevi tratti pianeggianti, aggira il costone e si inoltra ripido nel bosco. In circa 2,30 ore si arriva al Rifugio. Lungo questo sentiero, a quota 1750m ca, si trova l’unica sorgente di acqua ritenuta potabile delle Marmarole Occidentali.

Foto di Simone Sartori
Fonte: dolomiti.org

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