I registi vicentini Luca Immesi e Giulia Brazzale si aggiudicano il Leone di Vetro a Venezia73 con “Le Guerre Horrende”

Giulia Brazzale e Luca Immesi sono due registi vicentini che si stanno facendo strada nel mondo del cinema internazionale. Fondatori nel 2003 di Esperimentocinema, casa di produzione indipendente, nel 2013 hanno realizzato il loro lungometraggio d’esordio, “Ritual – Una storia psicomagica”, tratto dal libro “La danza della realtà” di Alejandro Jodorowsky, e uscito in Italia, Giappone, Germania, Inghilterra, Australia, Taiwan.

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Luca Immesi e Giulia Brazzale immortalati nel backstage de “Le Guerre Horrende” da Michele Piazza

I due registi vicentini, nel 2014 hanno presentato “Holiday”, storia di una coppia omosessuale che si presta a spettacoli erotici con la webcam e si prostituisce fino all’incontro con Mark, e al ménage à trois appassionato che si creerà tra loro.
Tornano al Festival in questo 2016 dopo aver presentato l’anno scorso il teaser del loro più recente progetto,Le Guerre Horrende, che quest’anno ha ricevuto il Leone di Vetro.
Prodotto da Esperimentocinema, il film è ambientato nei boschi della provincia vicentina”, ci raccontano, “il soggetto e la sceneggiatura, scritti da Livio Pacella in collaborazione con i due autori, sono liberamente tratti dal testo teatrale Le guerre orrende scritto da Pino Costalunga.”

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Livio Pacella sul set de “Le Guerre Horrende”. Foto di Michele Piazza

Il titolo è preso da una frase di Machiavelli che per “horrende” intendeva grandi, mirabili.
Nel film infatti si parla della prima e seconda guerra mondiale, i due più grandi conflitti che l’ umanità abbia vissuto: “L’idea alla base del nostro film è che il caos che ogni uomo si porta dentro, il proprio inferno personale, si proietta nel mondo esterno materializzandosi in faide, discriminazioni, violente ideologie fino a sfociare in vere e proprie guerre. Se ogni essere umano riuscisse a vincere il proprio conflitto interiore allora anche le guerre svanirebbero come neve al sole. La vera rivoluzione parte dall’individuo non dalla moltitudine. No war within, no war without.
Tratto da una pièce teatrale di Pino Costalunga, la forza del testo scaturisce dall’idea di fondo che ogni guerra, da quelle denominate “horrende” dal Machiavelli, alla prima guerra mondiale o alla seconda, siano comunque sempre e solo guerre, tutte uguali e tutte atroci.
Il testo inoltre presenta un lavoro sulla lingua veneta, questa volta il pavano, che era per noi un filo conduttore con il nostro film precedente, Ritual.
Il film è stato girato ai piedi dell’Altopiano di Asiago, in particolare nei pressi di Calvene, e sono particolarmente suggestivi alcuni scorci tipici dei territori vicentini: “Nel film ci sono anche dei momenti comici tratti appunto da Teofilo Folengo, Ruzante e gli anonimi pavani del 1500,” concludono i due registi, “ma anche attraverso questi momenti ilari si evince l’orrore e l’atrocità delle guerre”.
Esperimentocinema ha girato il nuovo progetto “Le Guerre horrende” nell’ estate del 2015 con un contributo della Regione del Veneto, l’ausilio della Vicenza film commission e il patrocinio del comune e della provincia di Vicenza. Produttori associati Lorenzo Carvelli e Paolo Sardi e sponsorizzazione di Burro De Paoli e Autoserenissima
Attualmente in montaggio, il film sarà completato per fine 2016, inizio 2017: nell’attesa di vederlo nelle sale italiane, vi rimandiamo al trailer ufficiale della pellicola, e al teaser.

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La cantante Patrizia Laquidara sul set de “Le Guerre Horrende”. Foto di Michele Piazza.
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