Come gustare al meglio le primizie d’autunno? Ecco una gustosa ricetta a base di cavolo cappuccio rosso, sardine, farina integrale, limone e melograno

La stagione autunnale porta una straordinaria ricchezza di vegetali da usare in cucina, caratterizzati da sapori forti e dai colori intensi: le primizie d’autunno raccontano ottimamente la splendida gamma di colori ed intensità che regala questa stagione e perciò ecco una ricetta che utilizza le più gustose primizie, economiche e colorate, arricchite da sapori che vengono dal mare, ovvero il cavolo cappuccio rosso con sardine, farina integrale, limone e melograno.
È bene ricordare che il segreto in cucina è divertirsi, lasciando spazio alla creatività, scegliendo prodotti di stagione, e acquistando vegetali freschi e non conservati (ad eccezione dei piselli), provando diversi sapori, perché la scoperta di nuovi alimenti è come viaggiare e incontrare nuovi scenari.

primizie d’autunnoIngredienti per 4 persone
• 300 gr cavolo cappuccio riccio (si trova in confezioni già pronte all’uso)
• Qualche seme di melograno (meglio preferire il colore rosso intenso e il picciolo non secco)
• 1 limone non trattato (se la buccia è liscia e molto lucida significa, in generale, che il prodotto è stato trattato con prodotti chimici. Dunque meglio una buccia bucherellata e profumata)
• 200 grammi di sardine fresche (meglio se pescate nel Mediterraneo. Si trovano già eviscerate e pronte all’uso: pulirle comunque è molto veloce e semplice grazie alla sola spina centrale e alla carne molto morbida)
• 80 grammi di farina integrale
• 2 cucchiai da the di polvere di curcuma (il colore deve essere di un giallo paglierino intenso)
• Olio da friggere (meglio se di semi vari o di semi di girasole)
• Olio extra vergine q.b
• Sale e pepe

Con questo piatto si consiglia un vino bianco dei colli euganei, che aiuta a riequilibrare i sapori e preparare la bocca al prossimo boccone, come un Pinello o un Serprino.

Preparazione
In una pentola mettere tre cucchiai di olio extravergine e uno spicchio di aglio schiacciato e vestito (con la buccia, si ottiene schiacciando lo spicchio con la pancia del coltello) e il cavolo cappuccio riccio.
Fare ammorbidire a fuoco alto per circa due minuti, poi abbassare la fiamma, mettere il coperchio e lasciare cuocere per altri tre minuti. Salare e pepare a fine cottura e rimettere il coperchio.
Prendere una scodella e unire alla farina integrale la curcuma e la buccia di mezzo limone.

Mischiare bene. Passare da ambo i lati le sardine, private di testa e lisca.
In una padella con bordi alti mettere l’olio da friggere e quando sarà ben caldo (si capisce quando si inizia a sentire il profumo dell’olio, ma attenzione a non aspettare troppo perché, se l’olio si brucia, diventa non utilizzabile).
Friggere le sardine da entrambi i lati sino a renderle croccanti.
Mettere le sardine cotte in un piatto con della carta assorbente (la migliore è quella dei sacchetti del pane o della frutta).
È il momento di comporre il piatto, ricordando che la ricetta si chiama primizie d’autunno e le foglie di cavolo riccio saranno come foglie cadute sul prato, mentre le sarde diventeranno come altre foglie gialle con bacche rosse (i semi di melograno): alla base metteremo il cavolo cappuccio riccio, sopra le sardine fritte (la farina integrale e la curcuma renderanno la frittura non solo più gustosa ma più croccante e colorata), e infine alcuni semi di melograno che servono a dare colore e acidità al piatto in sostituzione ai soliti agrumi.

 

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Perché Eleni? Perché nel sangue porto un po’ d’Italia e di Grecia. Dopo molti anni di lavoro nell'ambito della comunicazione e della cooperazione internazionale, ho fatto di una mia antica passione un lavoro. Mi piace fare e parlare di cibo, lo affronto, almeno ci provo, nei suoi molteplici aspetti. Corsi di cucina, consulenze commerciali, sperimentazioni e degustazioni, incontri formativi per tecnici di settore, laboratori didattici. Amo l'ambiente, le spezie, i viaggi, la scoperta e il Veneto, of course, anche se da Padova mi sono trasferita per amore a Milano.