Vi abbiamo parlato proprio nei giorni scorsi di Padova come set meraviglioso per il mondo del cinema. Il regista padovano Federico Olivetti sta girando in questi giorni il corto “Il prigioniero” con Kama Productions. Curiosi di saperne di più? Noi sì!

 

Si stanno svolgendo in questi giorni in città le riprese del cortometraggio Il prigioniero del regista padovano Federico Olivetti. La bella Padova ancora una volta si trasforma in set cinematogafico, dimensione di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi in occasione della  presentazione della mostra “Una città per il cinema- Padova nei film”, curata da Massimo Malaguti,  ideata dall’Associazione “La Specola delle Idee” in collaborazione con il Rotary Club Padova che si propone di illustrare, attraverso la scelta di alcuni film, il ruolo che Padova ha avuto e ha tuttora per la cinematografia italiana ed internazionale.

Padova: motore, azione!

Il set padovano ha avuto come cuore delle riprese la cantina del palazzo Papafava di via Marsala, per poi spostarsi  lungo una serie di vie del centro, da via del Santo a via San Francesco, via Pio X,  Porta Portello, via Francesco Petrarca, ponte Sant’Agostino, per spingersi anche sui nostri Colli Euganei, a Teolo. Un set itinerante nella meraviglia, come piace a noi!

Il progetto cinematografico, che coinvolge una troupe con professionisti tutti legati al Veneto, padovani, veneziani, e in veste di produzione, oltre al regista, vede coinvolta Kama Productionsgiovane casa di produzione con sede a Venezia e Roma che ha come principale vettore creativo il cinema e le arti performative di Riccardo Biadene, altro padovano, formatosi a Venezia, ha come protagonista Paolo Musio, e accanto a lui Sabrina Impacciatore, in quella che si potrebbe definire una breve storia di prigionia paradossale.

Il Prigioniero: la storia

Paolo e Maria sono due “sposini ordinari” che vivono alle porte del paese. Una mattina Paolo esce di casa per comprare del pesce e non torna più. Giù in paese, in piazza, una donna è stata derubata di una preziosa collanina da un malandrino sedicenne che riesce a scappare dopo il misfatto, e Paolo, incrociandosi con la donna e la gente del paese, viene additato dalla vittima e accusato del furto. Allora scappa ma alla fine viene acciuffato da un poliziotto e portato in una cantina. Lì il poliziotto gli ordina di stare immobile ad aspettare il suo ritorno. Nel frattempo la moglie, lo cerca in lungo e in largo.

Padovano d’origine e cresciuto ad Alessandria D’Egitto, Federico Olivetti, il regista, si è laureato in Storia della Filosofia all’Università degli Studi di Padova e si è formato artisticamente presso Ipotesi Cinema, scuola diretta da Ermanno Olmi, e alla New York University (Tisch School of the Arts). Insieme a Musio e Impacciatore nel cast figurano Franco Ravera, Mario Pirrello, Laura Serena, Emma Bertoli, Carlo Piron, Eleonora Panizzo, Giulia Briata, Nicola Andretta, Luisa Conti Cesare Lanna, Francesco Scarpati, Mattia Pilon, Herbert Runggaldier.

Prestate dunque attenzione se in questi giorni vi imbattete in qualche telecamera, potrebbero essere quelle de “Il Prigioniero”. Certe di avervi incuriosito e in attesa di poterlo vedere sul grande schermo, buone riprese a tutto il cast e alla crew!

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