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Dal 21 settembre al 3 dicembre 2017, la Fondazione Bisazza rende omaggio ad uno dei fotografi contemporanei più celebri e discussi a livello internazionale, Nobuyoshi Araki

Nobuyoshi Araki in mostra alla Fondazione Bisazza da settembre a dicembre.
Protagonista di questa straordinaria esposizione sarà proprio l’universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo, ritratti nella loro massima esplosione di luminosità. Più di sessanta fotografie condurranno l’osservatore ad una profonda riflessione sull’universo femminile, sull’eros e sulla morte, facendogli rivivere tutti quegli stati d’animo ad essi correlati.

Esposti anche più di dieci scatti inediti di donne giapponesi, ritratte vicino a delle superfici in mosaico Bisazza, completamente legate ed elegantemente vestite con sontuosi kimoni.
Arte, tradizione e raffinatezza troveranno la loro massima espressione, grazie a quel perfetto e armonioso connubio tra i preziosi decori in mosaico e il fascino della cultura giapponese, qui fortemente enfatizzato.

Le immagini, appartenenti a diverse serie – Sentimental Journey, Kaori, Painting Flower, Suicide in Tokyo, Hana Kinbaku, Erotos … – raccontano indirettamente le esperienze che hanno maggiormente segnato la vita dell’autore nel corso degli anni. Un esempio è la raccolta “Love on the Left Eye“, le cui fotografie tutte volutamente oscurate nella parte destra rispetto a quella ben visibile di sinistra, testimoniano la perdita della vista nel suo occhio destro.

Tema, di grande impatto, spesso rincorrente nelle sue opere è l’antica arte giapponese del bondage, Kinbaku. In questi scatti, in assoluto i più famosi e controversi di tutto il lavoro di Araki, delle figure femminili nude e legate con delle corde, apparentemente sottomesse poiché immobilizzate, esprimono una sensualità, dove il confine tra piacere e sofferenza è sottile. Attraverso la bellezza del corpo che reagisce alla corda, Araki accompagna l’osservatore in una riflessione e in un’esperienza immersiva unica. Impossibile non farsi coinvolgere emotivamente.

La capacità di tradurre in fotografia questa arte antica è visibile anche nella campagna pubblicitaria firmata da Araki per BISAZZA nel 2009. Un’interessante testimonianza del coinvolgimento di Araki in questo progetto è raccontato da un video girato a Tokyo, che lo mostra all’opera e che sarà visibile all’interno del percorso espositivo.
Un linguaggio provocatorio e seducente quello del fotografo giapponese, capace di trasformare il visitatore in una figura così partecipe, a tal punto da indurla a mettersi anche in discussione.

Credit immagine: Nobuyoshi Araki, “67 Shooting Back”, 2007
© Nobuyoshi Araki / Courtesy of Taka Ishii Gallery, Tokyo

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