Mooges, il sensore del vicentino Zamborlin che trasforma qualsiasi oggetto in suono

InnovalaSgaia: alla scoperta di Mooges, il sensore che trasforma qualsiasi oggetto e superficie in suono, ideato dal vicentino Bruno Zamborlin

Nella nuova breve video-pillola di copertina di oggi vi parlo una tecnologia che mi entusiasma moltissimo, perchè parla di musica. Anzi, mi correggo: quella di cui vi parlo oggi è una tecnologia che fa parlare, o meglio suonare, qualsiasi oggetto, e si chiama Mogees. Scopriamola insieme!

Mogees è un sensore che si attacca a qualunque oggetto e superficie ed è in grado di trasformarli in straordinari e sgaissimi strumenti musicali, grazie ad uno smartphone. Come anticipato, l’idea è tutta Made in Veneto ed è del vicentino, londinese d’adozione, Bruno Zamborlin. Zamborlin aveva tutte le carte in regola per arrivare a sviluppare Mogees: laureato in Informatica alla Goldsmiths University of London e ricercatore, è anche musicista ed è proprio questo connubio vincente, quello tra ingegno, tecnologia e musica, che gli ha permesso di rivoluzionare il modo di fare musica, rendendolo accessibile a chiunque.

Come funziona Mogees?

Nulla di troppo difficile, anzi! Vi basterà collegare al vostro smartphone un’estremità del sensore Mogees, mentre l’altra verrà poggiata sulla superficie dell’oggetto che vorrete far suonare: un tavolo, uno scolapasta, una ringhiera, un albero, scegliete voi! Vi sarà poi sufficiente toccare, battere o percuotere questi oggetti perché il sensore, trasferendo le vibrazioni ad una apposita App, le analizzi e le trasformi in suoni. Via libera alla vostra curiosità e alla vostra fantasia, e la bella notizia è che potrete essere degli sgaissimi direttori d’orchestra anche senza conoscere il pentagramma o avere studiato musica!

Uno strumento utilissimo per chi vuole avvicinarsi alla conoscenza del pentagramma senza aver alcuna esperienza in materia musicale o semplicemente un modo per divertirsi e sviluppare la propria creatività, per non parlare, poi, dell’ambito educativo: pensate a quanti bambini possono avvicinarsi facilmente al mondo del suono, senza dover necessariamente passare per lezioni di musica tradizionali!

Mogees, nata come startup supportata da IAG (Italian Angels for Growth) e da una campagna di crowdfunding di successo, pur avendo sede in Regno Unito, ha visto tra i suoi principali sostenitori finanziari anche l’incubatore M31, con sede a Padova. Insomma, una storia che ha visto un importante coinvolgimento della Terra delle Meraviglie.

Zamborlin ha da poco lanciato HyperSurfaces, ma di questo magari parleremo in un’altra video pillola. Se l’ingegno del vicentino, però, vi ha incuriosito, allora non perdetevi questo articolo del Sole 24 Ore per scoprire la sua ultima avventura. Bravo, Bruno!

#StopWhining

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Marta Basso, "quella che vedi sempre su Linkedin", nasce 25 anni fa a Vicenza, è laureata in Economia, imprenditrice e scrittrice. E’ stata CEO for One Month di Adecco Group Italy nel 2017 e riconosciuta come uno dei migliori studenti del 2016 dal Parlamento Italiano. In realtà è moltissime altre cose e, per questo, le piace definirsi “Millennial Mariner”, ricalcando la sua formazione classico – linguistica ma riportandola alla contemporaneità, in cui solca cieli ed oceani per far sentire la voce dei suoi coetanei. Da piccola giocava con i mappamondi e sapeva a memoria le capitali del mondo, è sempre alla ricerca di una nuova lingua da imparare nonostante sia già poliglotta. Musicista, studia da sommelier e scrive da quando era alle elementari. Il suo motto è #StopWhining e ha fatto della guida all’empowerment personale una missione.