Un problema di stress guasta le giornate di una nostra lettrice: ecco le dritte per trovare una soluzione e prenderla sgaia

Cara Giulia,
ho un problema che accompagna le mie giornate ormai da tanti mesi. All’inizio pensavo fosse dovuto al cambio di stagione primaverile, o a problematiche fisiche, ma dato che sta continuando indipendentemente dalla stagione e avendo fatto tutti gli esami clinici del caso che hanno dimostrato il mio stato di buona salute, non so più a chi rivolgermi.
In sostanza, mi sveglio ogni mattina sempre stanca, vado a lavoro con forti mal di testa e al rientro arrivo a sfogare la mia tensione sulla famiglia, perché sempre di cattivo umore e con poca pazienza. Nemmeno al lavoro la situazione è tranquilla, e sono molto stressata: da cosa potrebbe dipendere, e cosa potrei fare?
(Alice)

Cara Alice,
Franco Battiato non è uno psicologo, ma di certe cose, come stress e tensione, sembrava saperne abbastanza quando ha pubblicato la canzone Un’altra vita, nel 1983. La canzone racconta di come sia difficile svegliarsi carichi di energia, essere entusiasti del lavoro noioso e non finire a sfogare la frustrazione su chi amiamo. Quante ne sa.
Partiamo con una parola: STRESS. Puoi cercarla su qualunque dizionario o enciclopedia medica. Il più delle volte ti verrà fornita una spiegazione biochimica lunghissima tipo “stato avversivo in cui una persona non è in grado di adattarsi completamente ai fattori esterni. Può evidenziarsi con fenomeni diversi, come l’inadeguata interazione sociale (ad esempio, aggressività, passività o l’isolamento)
Ti suona famigliare? Pare che il tuo “stato avversivo” sia molto connesso alle questioni lavorative. Ebbene sembra proprio che tu sia atterrata nel magico mondo dello stress. La bella notizia è che hai già il passaporto in mano per volare via da quel luogo e ritrovare il benessere: guardarti allo specchio.
Non è solo una metafora: ogni mattina guardati bene allo specchio, sorriditi e chiediti “cosa sto facendo oggi per occuparmi di me?”, “che tempi mi sto prendendo?”, “cosa sto facendo per volermi bene?”
Inizia a pensare davvero a cosa ti fa stare bene, trova un piccolo spazio quotidiano che ti permetta di fare qualcosa che ami davvero. Bastano 10 minuti al giorno, una pausa pranzo, un battito di ciglia per riprenderti il tuo benessere. Pratica lo sport che ami, ricomincia a frequentare gli amici, canta a squarciagola le canzoni delle boyband che amavi negli anni dell’adolescenza oppure coinvolgi il tuo compagno in un corso di cucina, se senti che il tuo spirito è fatto di cupcakes e di focaccine.
Ma tieni sempre in mente che tu non sei il tuo lavoro e che hai il diritto di avere uno spazio tuo, solo tuo, di benessere puro. E, a volte, anche di pause di decompressione dopo la giornata in ufficio.
Dichiara che il tuo quarto d’ora di silenzio inizia appena varchi la soglia di casa, zittisci il cellulare e concediti il piacere di ascoltare solo il tuo respiro, sdraiata sul divano.
Prenderla sgaia è anche questo: riconoscere il proprio diritto al benessere, all’entusiasmo e al riprendersi il proprio tempo, mentalmente lontana eppure incredibilmente presente.
Buona ripresa, intanto, e come sempre #prendilasgaia!

Vuoi chiedere anche tu un consiglio a Giulia? Scrivi all’indirizzo mail: redazione@sgaialand.it specificando in oggetto “La Posta di Sgaialand”

 

 

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Psicologa per vocazione, divoratrice di libri, dipendente dalle serie TV. Perennemente in Converse nere e con un amore per i viaggi e per la fotografia. Lunatica, entusiasta, ama il mare e Dolores O'Riordan. Per Sgaialand cura parte della sezione Salute e Benessere rispondendo alle domande dei lettori e aiutandoli a prendere la vita in maniera sgaia, cercando di superare le avversità quotidiane con positività e benessere.