Una lettera anonima, un segreto da confessare e il pudore di una domanda: perché mio marito guarda i porno? Risponde la nostra Psicologa Giulia Disegna

 

Cara Giulia, non riesco nemmeno a mettere il mio nome tanta è la vergogna. Non so cosa fare. Sono sposata da sette mesi, dopo un lungo fidanzamento. Pensavo di conoscere mio marito perfettamente. Invece un mese fa sono rientrata prima dal lavoro e l’ho trovato davanti al nostro computer, guardava un video porno e si masturbava. Non si è accorto di me ed io sono uscita di nuovo, senza farmi sentire. Non l’ho più “beccato”. Ma com’è possibile che abbia bisogno di fare queste cose? Perché mio marito si masturba? Non gli basto io? Non so con chi parlarne, mi vergogno tantissimo e non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi. Ma come può farmi una cosa del genere?
Anonima

Carissima “Anonima”,
grazie per aver scelto di condividere con me il tuo vissuto.
A volte, quando scopriamo un lato differente della persona con la quale stiamo, possiamo trovarci sorpresi ed un po’ interdetti.
È difficile per tutti accettare le novità e, dalla tue parole, quando dici “pensavo di conoscere mio marito perfettamente” sembra chiaro il senso di smarrimento di fronte ad una realtà nuova ed inaspettata.

Ma parliamo un po’ meglio di questa realtà: l’autoerotismo è una componente sana e comune dell’evoluzione psicosessuale di ogni individuo.
La masturbazione è un comportamento trasversale sia nei sessi che nelle diverse fasce di età.
Ovvero tutti e tutte, chi più e chi meno, possono praticare l’autoerotismo, indipendentemente dal genere. Ed indipendentemente dall’età.
Pensa che lo facciamo da quando siamo piccolissimi: la stimolazione dei genitali è la prima forma di conoscenza del proprio corpo e delle sensazioni che ci può far vivere. Magari possiamo anche dirci che in adolescenza è un’attività molto più comune e frequente che in età adulta ma non scompare.
E’ bene anche ricordare che esiste una sessualità relazionale e una sessualità individuale. Le due sessualità non sono in concorrenza ma anzi possono coesistere. Quindi se tuo marito si masturba non c’è nessuna correlazione con l’amore o il desiderio che può provare nei tuoi riguardi. Non significa che tu “non gli basti”.
Le persone vivono la propria sessualità in maniera personale, in base alle proprie esigenze ed alle proprie preferenze.
In modo molto sintetico (ed un po’ freddino) diciamo che la masturbazione è una soddisfazione immediata dell’energia sessuale.
Magari non è sempre possibile soddisfare quella tensione e può essere starno immaginare il proprio compagno in questi atteggiamenti ma da ciò che scrivi siamo ben lontani da scenari di masturbazione compulsiva.

La cosa invece sulla quale mi soffermerei è il timore.
Scrivi che quando lo hai visto sei scappata via e non hai affrontato la cosa.
Mi sembra che sia questo l’aspetto sul quale si può lavorare e migliorare: la condivisione.
Perché non provi a parlargliene? Superando gli scogli dei pregiudizi e dei non detti è possibile che questa diventi un’ ottima occasione. Potresti esporgli i tuoi dubbi e le tue perplessità e magari potresti fargli le domande che ti ronzano nella testa. Le risposte potrebbero sorprenderti, in positivo.
Creeresti cosi l’occasione sgaia per esplorare insieme nuove aree della sessualità: dalla sessualità individuale si possono comprendere e conoscere tantissime interessanti da poter sperimentare in coppia. Ma non aver mai paura di chiedere, di guardare negli occhi qualcuno per te importante e poter aprirti in modo sincero e completo. E’ proprio questo che ti permetterà di prenderlasgaia!

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Psicologa per vocazione, divoratrice di libri, dipendente dalle serie TV. Perennemente in Converse nere e con un amore per i viaggi e per la fotografia. Lunatica, entusiasta, ama il mare e Dolores O'Riordan. Per Sgaialand cura parte della sezione Salute e Benessere rispondendo alle domande dei lettori e aiutandoli a prendere la vita in maniera sgaia, cercando di superare le avversità quotidiane con positività e benessere.