A San Pietro di Feletto un vero spettacolo verticale, simbolo della terra dei cin cin più amati dalla nostra regione, quella del Prosecco. Si tratta del Muro di Ca’ del Poggio, a metà strada tra la Serenissima e le Dolomiti.



Il Muro di Ca’del Poggio, Patrimonio dell’Umanità dal 2019 perché parte integrante delle Colline del Prosecco, è una salita di 1,3 km, interamente asfaltata, con una pendenza media del 15% che arriva a punte del 19%, e dal 2016 è gemellata con il Muro di Grammont, il mitico strappo del Giro delle Fiandre.
In occasione del Giro delle Fiandre del 1° aprile 2019, con la visita di una delegazione italiana in Belgio, è stato consolidato questo gemellaggio per creare nuove opportunità di promozione dei nostri territori, ma anche di un circuito europeo che riunisca i muri legati alla storia del grande ciclismo, motivo che portò a includere in questi speciale rapporto di fratellanza anche il Mûr-de-Bretagne, un’altra celebre ascesa che ha fatto la storia del ciclismo internazionale.

Sul Muro di Ca’del Poggio – unica salita certificata dalla Federazione ciclistica italiana – è transitato per quattro volte il Giro d’Italia: nel 2009, 2013, 2014 e 2017 e siamo certi in futuro saprà ancora essere meraviglioso scenario di sudatissime tappe nella Terra delle Meraviglie, mostrando a tifosi e appassionati di tutto il mondo uno dei nostri numerosi motivi di vanto.

Non solo Giro d’Italia, però. L’ascesa di San Pietro di Feletto ha infatti ospitato anche 11 tornate del Campionato Italiano Professionisti del 2010, e nel 2012 e nel 2015 il Giro Rosa.

Inoltre, sono ben sette le prove ciclistiche che, durante l’anno, prevedono un passaggio sul Muro di Ca’ del Poggio. Tra queste, le gare internazionali giovanili di San Vendemiano, San Michele di Feletto e Solighetto, oltre alla Pina Cycling Marathon e alla Prosecco Cycling, eventi di primo piano dedicati a tutti gli appassionati.

Il Muro di Ca’ del Poggio non è solo set ideale per pedalate e sfide memorabili ma anche di produzioni cinematografiche: nel 2012 è stato infatti protagonista del cortometraggio “Non so come, ma è successo” del Nazareno Balani, che, in occasione della 76a Mostra del Cinema di Venezia, è stato premiato con il prestigioso Leone di Vetro.

Per maggiori informazioni e restare aggiornati sulle iniziative che coinvolgono il Muro di Ca’ del Poggio, vi invitiamo a consultare il sito web ufficiale murodicadelpoggio.it.

Photo credits copertina: murocadelpoggio.it

Articolo precedenteHostaria Piave, Padova: tradizione all’ombra della Specola
Articolo successivoWakeboarding in Veneto: come e dove praticarlo nella Terra delle Meraviglie
Un team tutto veneto formato da professionisti in ambiti diversi. La redazione Sgaialand Magazine racconta il Veneto che funziona, appassiona, cresce ed emoziona. Quello frizzante, curioso, impegnato, spesso eccellente, sempre sgaio.