La storica Festa delle Giuggiole, frutto simbolo di Arquà Petrarca è la festa più attesa dell’anno del borgo medievale tra i più belli d’italia e ogni anno attira migliaia di curiosi e buongustai, che trascorrono le prime domeniche autunnali tra scorci meravigliosi e leccornie da degustare.

La giuggiola è il frutto prodotto dalla pianta del giuggiolo, il cui nome scientifico è Ziziphus jujuba. Si tratta di un piccolo arbusto di provenienza asiatica, che nel corso dei secoli si è diffuso nei paesi mediterranei e in Italia. Coltivato per i suoi prelibati frutti, ma adatto ad essere coltivato anche come pianta ornamentale, il giuggiolo produce delle drupe ovoidali, con buccia sottile e liscia di color rosso scuro, la cui polpa ha una consistenza compatta e farinosa, dal sapore dolce leggermente acidulo, che ricorda quello della mela. Le giuggiole si possono consumare fresche subito dopo la raccolta oppure si possono conservare per lungo tempo essiccandole o mettendole sotto spirito; si prestano inoltre per preparare confetture e sciroppi, o come ingrediente per farcire dolci secchi e biscotti. Il frutto del giuggiolo è inoltre l’ingrediente principale della ricetta di un particolare liquore, conosciuto come “brodo di giuggiole”.

In questo breve estratto, una parte del nostro incontro con l’arquatense Alessandro Scarpon Callegaro dell’azienda agricola Scarpon. Ecco curiosità e storia di un frutto tipico della Terra delle Meraviglie, che potrete assaggiare in varie modalità proprio in occasione della Festa delle Giuggiole!

 

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