Alcune suggestive immagini di Tregnago in Valpolicella alla scoperta delle uve di Amarone e di scenari da sogno!

Tregnago si trova in una parte precisa della Valpolicella, e i ritrovamenti archeologici attestano la presenza di insediamenti umani fin dalla preistoria. Iscrizioni ed oggetti di età romana, tra cui un piccolo lare in bronzo del I secolo a.C., ci permettono di evincere che Tregnago in quel periodo era un villaggio piuttosto popoloso e che la zona era effettivamente di frontiera con l’area di cultura retica, data anche la vicinanza alla via Postumia realizzata nel 148 a.C. inizialmente per controllare i confini e poi come rete commerciale. Tregnago deriva dal latino TERMINIACUS = confine. Era al confine dell’impero romano. Tre chilometri a sud di tregnago si trova Cellore da CELLULE = prigioni. Un chilometro a sud di Cellore c’è Capovilla da CAPUT VILLAE=inizio dell’impero. Ancora due chilometri a sud (7 da Tregnago) c’è Domegiano da DOMUS JANI = Casa di Giano (forse un governatore). Nei primi anni cinquanta sul monte Precastio (dal latino PRE CASTRA= prima degli accampamenti) è stata trovata una daga ed altri oggetti. A 12 chilometri a sud si trova Caldiero da CALIDARIUM = Terme. Lì infatti c’è una sorgente di acqua calda.

Sull’origine del toponimo si è molto dibattuto: un’ipotesi lo fa derivare dal nome di persona latino, Trinius o Ternius o Terinius; un’altra asserisce che derivi da Traniacus che indica la presenza sul territorio di tre castelli: quelli di Tregnago, Cogollo e Marcemigo. Alcuni storici affermano altresì che esso proviene da Terminiacum o Terminiacus, che significa termine, fine, confine dell’impero romano. A parte il dio terminum e i limiti confinari che egli preservava, mancando qualsiasi resto archeologico d’epoca romana, ci si deve concentrare sulla prima o prime volte che il nome comparve negli scritti, documenti o atti di notai, che mediamente compaiono nel medioevo. Se prendiamo l’attuale nome la derivazione potrebbe essere da Triniagus, quindi da tre-agus, cosa possibile se prendiamo in considerazione la frazione di Marcemigo. Chi non conosce Marcemigo di Tregnago o guarda da satellite il largo e sassoso torrente Progno, non penserebbe che poco distante c’erano alcune piccole paludi, frutto dell’accumularsi di acqua nella stessa valle, di 2 piccoli affluenti, bloccati parzialmente dall’accumulo di detriti anche fini, che fanno calare il deflusso idrico. Tregnago, a differenza del resto della valle, non ha mai avuto serie carenze d’acqua anche per questo. L’idronimo marce, deriva proprio dagli idronimi greco-etruschi che hanno a che fare con acqua nel senso di acqua di lago o palude. La radice di partenza è mar, che con l’aggiunta di ce, fa differenziare in marcio-marcescente, come le acque di palude stagnanti. Il 3 di tregnago-3gnago può quindi definire i 3 torrenti. Considerato che l’altra parola se differenziata in gnago con la i davanti, diventa ignago (paese)e ignis in greco fuoco, toponimo già varie volte presente nel Veneto in zone di torrenti a fondo sassoso, che in estate diventano roventi e sanza acqua, sembra l’esatto opposto di Marcemigo pieno d’acqua. Potrebbe essere anche derivato da 3 aquis, un deformato 3 acque latino, cioè dai 3 torrenti che ivi si riuniscono, i triaquos ? Notizie elaborate da Le nostre contrade, milioni di anni fa, di Padrin Gianni, libro in scrittura Torri di Quartesolo.

Tregnago è nella zona di produzione del vino  DOC, dell’Amarone della Valpolicella e del Recioto DOC È pure zona di produzione di un ottimo olio extra vergine d’oliva.

 

Foto: Giulia Spagnol
Fonte: Wikipedia

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