Nella valle tra Vittorio Veneto e Follina ecco Cison di Valmarino e il Castello Brandolini

Gita fuori porta? Vi stupirà la bellezza di Cison di Valmarino, in provincia di Treviso, che si trova nel cuore della vallata tra Vittorio Veneto e Follina ed è incluso nel prestigioso Club dei Borghi più belli d’Italia.
Durante l’epoca epoca medievale era un antico centro politico e amministrativo della contea di Valmareno e, immerso nel paesaggio collinare della Via del Prosecco, il castello Brandolini, complesso fortificato costruito dalla famiglia dei Da Camino nel XII secolo e poi trasformato dai conti Brandolini, domina il borgo di Cison di Valmarino.

Il cuore del centro storico del borgo è Piazza Roma, con la chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta di architettura settecentesca, Palazzo Barbi, sede del comune, il teatro la Loggia e il Museo della radio d’Epoca. Ad impreziosire Cison di Valmarino, anche le Antiche Cantine Brandolini, scuderie riadattate alla conservazione di prodotti agricoli, dove nel mese di agosto ha sede parte della rassegna “Artigianato Vivo”, che riempie le vie del paese con prodotti artigianali, spettacoli e stand enogastronomici.
Cison di Valmarino è ideale anche per incantevoli passeggiate ad esempio lungo il percorso delle “vie dell’acqua” che ricostruisce la realtà artigianale del borgo attraverso un itinerario che risale la valle del fiume Rujo per raggiungere vecchi lavatoi, canalette e antichi mulini. Fino ad arrivare al Bosco delle Penne Mozze, nato nel 1972 da un’idea del prof. Mario Altarui per “ricordare con una pianta ed una stele i caduti alpini nati in provincia di Treviso”.

cison di valmarino sgaialand magazine ilaria rebecchi travel veneto
Il Castello Brandolini di Cison di Valmarino

Per secoli il borgo fu la capitale della contea dei Brandolini e l’omonimo Castello Brandolini su di un costone, e domina la vallata che va da Vittorio Veneto a Follina lunga 15 km. Dal 1200 al 1300 fu posseduta dai Vescovi di Ceneda per poi passare ai Caminesi. Nel 1436 passò ai Veneziani, che concessero il feudo ai capitani di ventura Erasmo da Narni e Brandolino Brandolini. Quest’ultimo ne divenne primo conte riscattandolo dal Gattamelata. La struttura fortificata contiene all’interno un grosso complesso residenziale, ampliamenti sono stati fatti nel ‘500 e ‘700. La struttura di proprietà privata è ristrutturata, e il complesso è stato rinominato “Castelbrando”.

Articolo precedenteArriva l’estate: ecco i cinque passi delle Dolomiti perfetti per una gita in moto (e non solo)
Articolo successivoArte per la Libertà, il Festival della Creatività per i Diritti Umani sul Delta del Po
Un team tutto veneto formato da professionisti in ambiti diversi. La redazione Sgaialand Magazine racconta il Veneto che funziona, appassiona, cresce ed emoziona. Quello frizzante, curioso, impegnato, spesso eccellente, sempre sgaio.