Dal Pordoi al Valparola, ecco i cinque passi delle Dolomiti: incredibili percorsi d’altura per chi non ha paura delle vertigini

È arrivata l’estate e, oltre alle spiagge anche le montagne della Terra delle Meraviglie tornano a popolarsi, e non solo nel weekend. E allora ecco un’idea per avventurosi bikers, amanti delle due ruote o curiosi delle bellezze del territorio: i cinque passi delle Dolomiti da percorrere tra il verde della natura, il divertimento e la bellezza del paesaggio, scelti direttamente dalla più grande community in Italia dedicata ai viaggi su due ruote.

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I cinque passi delle Dolomiti da percorrere all’insegna dell’avventura

Passo Pordoi (2.239 metri)
Il Passo Pordoi: 12 chilometri, una pendenza che arriva fino al 15% e il panorama straordinario del Gruppo del Sella e della Marmolada.
Il Pordoi unisce Canazei e Arabba, celebri mete turistiche sia nel periodo invernale che in quello estivo, ed è sicuramente adatto a un viaggio in moto, poiché vi si possono fare numerose escursioni, come quelle sui sentieri della Grande Guerra, o anche semplicemente prendere la Funivia del Sass Pordoi, che sale fino a 2.950 metri, regalando una vista mozzafiato che spazia a 360 gradi sulle vette delle Dolomiti.

Passo di Valparola (2.192 metri)
Il Passo di Valparola, che molti chiamano ancora con il nome ladino originale, Intrà i Sass, permette di raggiungere la Val Badia e l’Agordino, e dunque di visitare celebri mete come Cortina d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti.
Il Werk Tre Sassi, antico forte costruito dal Regio Esercito sul calare dell’Ottocento, resta ancora oggi a memoria delle lotte per il controllo del Trentino-Veneto, ed è un luogo amatissimo da quei motociclisti che, insieme ai panorami e alle curve, vogliono scoprire anche la storia dei luoghi che percorrono in sella.

Passo San Boldo (706 metri)
La Strada dei Cento Giorni fu costruita a inizio Novecento facilitare gli spostamenti degli agricoltori e completata dall’esercito austro-ungarico, che riuscì a scavare ben cinque gallerie nella dura pietra dolomitica in appena tre mesi.
Anche questo passo riscuote sempre un certo clamore social ed è diventata una meta di curiosi su due ruote, che vogliono confrontarsi con questa roboante salita tutta curve e tutta trafori, e il rombo predominante è quello dei motori dei bikers più temerari.

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I cinque passi delle Dolomiti

Passo di Giau (2.236 metri)
Universalmente riconosciuto come il Passo cartolina delle Dolomiti, offre uno scenario da memoria fotografica, con le vette del Nuvolau e dell’Averau, oltre le quali li estendono le Pale di San Martino, la Marmolada, le Tofane e numerose altre montagne dell’arco alpino. Il Giau è sempre più amato anche dai motociclisti, che possono goderne la pendenza agevole e la lunghezza non eccessiva fermandosi, di volta in volta, ad ammirare gli scorci panoramici che offre al turista.

Passo Rolle (1.984 metri)
La Valle del Primiero e la Val di Fiemme sono tra le più belle destinazioni tra il Trentino Alto Adige e il Veneto, luoghi dove la natura da il meglio di sé e dove le vette spiccano su cieli cristallini.
Ecco dunque il Passo Rolle, quasi 2.000 metri che parlano italiano e tedesco, con una lunghezza di circa 23 chilometri che percorrono la SS50, la strada delle Pale di San Martino di Castrozza e del Cimon della Pala.
Proseguendo questo itinerario, non si può non passare anche per il Lago di Paneveggio, alimentato dal fiume Travigliolo, e ci si può concedere una pausa rilassante, prima di risalire in sella e dare tutto gas in direzione di Predazzo, il punto turistico più frequentato delle Valli d’Avisio.

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Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.