Uno dei più grandi stress che ciclicamente torna al cambio di stagione: ecco il cambio dell’armadio, e una breve guida semi-seria per toglierselo dalle … scatole!

Secondo gli esperti esistono alcuni grandi stress che affliggono inesorabilmente le persone, almeno una volta nella vita come i traslochi, il matrimonio, le separazioni, le nascite e il lutto.
Ma forse gli esperti non sanno che esiste uno stress che incombe puntualmente 2 volte all’anno, in Primavera e in Autunno, precisamente, minando pesantemente la stabilità psichica di ciascuno di noi, e spesso anche gli equilibri famigliari e delle coppie: il cambio di stagione.
Il cambio di stagione si verifica, nel territorio Veneto soprattutto, repentino e senza lasciare troppo spazio alla pianificazione: la bella stagione, infatti, solitamente si presenta senza preavviso ad Aprile, ed è facilmente riconoscibile perché si inizia a sudare come mufloni in calore (salvo poi soffrire di freddo qualche settimana dopo), mentre la stagione fredda, come quest’anno, sopraggiunge dalla sera alla mattina.
Ad esempio, martedì scorso, 4 ottobre, si potevano indossare senza problemi i sandali, godendosi il gradevole fresco di un’estate che tardava a concludersi: qualche ora dopo, verso le 7 del 5 ottobre, si rischiava di rimanere congelati con l’imminente desiderio di tirare fuori il piumone e involtarcisi fino a Maggio 2017.
Piumone, appunto, che si traduce in cambio dell’armadio, dato che normalmente risulta difficile riuscire ad avere lo spazio necessario in casa per godere del guardaroba invernale ed estivo alla sola apertura delle ante, a meno che non si abbia la fortuna di avere in casa l’armadio dei sogni.

Quindi, amici, l’organizzazione del cambio dell’armadio è fondamentale: addio costumi da bagno, parei e pigiami leggeri, t-shirt colorate ed infradito/sandali, e largo a sciarpe, pantaloni pesanti, guanti, coperte, piumoni, appunto, e soprattutto a scarpe chiuse e pesanti.
L’importante è programmare il giorno del cambio dell’armadio riservando almeno un paio d’ore per il fatidico impegno, nelle quali concentrarsi, armati di sacchi capienti, grucce nuove, scala, scatole in tessuto e magari anche carta e penna per prendere appunti e così evitare di dimenticarsi, in Primavera, dove avremo messo le ciabatte aperte o le giacchette di jeans.

Operazione n1 – Svuotamento dell’armadio (estivo, in questo caso): questo momento è tra i preferiti di tutti, in particolare degli uomini, notoriamente più abili nelle attività di questo genere piuttosto che in quelle che coinvolgono una qualsiasi forma di ordine.
Operazione n2 – Piegamento: degli indumenti, s’intente, e magari anche confinamento alla lavatrice di quelli che necessitano di un ulteriore lavaggio prima di essere archiviati per qualche mese. In questa fase si sprecano le imprecazioni da parte dei partner più precisi nei confronti di quelli che butterebbero tutto nello scatolone alla carlona, senza troppi pensieri.
Operazione n3 – Ripopolamento, dell’armadio: togli la cera / metti la cera, quindi. E l’armadio si ricolora di maglioni, giacche, camicie e quant’altro serva per i successivi mesi. L’organizzazione anche in questo caso sarà fondamentale, perché se state pensando che in caso potrete sempre risistemare gli abiti in un altro momento, bene, vi sbagliate: siamo sinceri, chi sistema l’armadio a metà stagione, giusto per farlo? Nessuno!
A tal proposito esistono numerose teorie su come piegare gli abiti in modo da salvare lo spazio e averne di più a disposizione per eventuali acquisti futuri (o semplicemente perché il guardaroba rischia di esplodere), come suggerisce la mitica scrittrice giapponese Marie Kondo, esperta mondiale del riordino (quella che tutti noi vorremmo avere in casa, appunto, due volte all’anno).
Infine, Operazione n4 – Addio scatole: o almeno arrivederci fino al cambio di armadio successivo. Questo è il momento per sfoderare una forza sovrumana, quello in cui tirare fuori il carrello dal garage e girare per i corridoi del condominio su due ruote, prima di riporre gli indumenti che riposeranno per qualche tempo in una stanza asciutta e fresca, come una taverna o una cantina (se c’è possibilità, ovviamente).

E poi? Deponete le armi, bevete un bel bicchiere di vino e ripenserete al prossimo cambio dell’armadio a fine inverno.
Per fortuna!

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Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.