Cambio di stagione: è tempo di affrontare il temutissimo cambio del guardaroba, ed ecco 6 consigli per scegliere l’armadio perfetto per le vostre esigenze

Il cambio di stagione, una nuova convivenza, un trasloco imminente, un bimbo in arrivo: le occasioni per acquistare un nuovo armadio sono molte, e sebbene spesso si pensi che “tanto è solo un armadio!”, in realtà scegliere quello perfetto non è sempre semplice e necessita di piccoli accorgimenti per riuscire a sfruttare al meglio gli spazi sempre più minimal delle abitazioni di oggi. E se poi non si dispone di un ripostiglio o una seconda camera da letto, scegliere un guardaroba adeguato e capiente può fare la differenza sia funzionale che estetica.

Ecco allora i 6 consigli e accorgimenti da adottare per scegliere l’armadio perfetto:
1. Trovare la posizione adatta
I sistemi componibili di oggi permettono di studiare infinite diverse soluzioni. Se la camera da letto è rettangolare la posizione migliore è spesso dietro la porta, a riempire l’intera parete. Per stanze più grandi si può pensare a delle soluzioni ad angolo, oppure di collocare l’armadio in mezzo alla stanza per dividere lo spazio in più zone. Se la stanza è minima si può infine progettare un armadio a ponte sopra al letto o alla porta d’ingresso, ottimizzando così gli spazi.
2. Prendere le misure
Capire dove collocare l’armadio e misurare lo spazio a disposizione è la prima operazione da fare. In genere questi arredi hanno una profondità standard di 60 cm e la larghezza dipende dal sistema modulare che si sceglie, sempre che non ci si rivolga ad un falegname per la realizzazione su misura. Un buon trucco per degli occhi non allenati agli ingombri è segnare a terra con dello scotch carta le dimensioni desiderate (ricordando di considerare le ante!) e vedere se la composizione ci soddisfa.

3. Capire il modello: ante a battente o scorrevoli?
La scelta del modello oltre che dal gusto personale dipende dallo spazio a disposizione. La scelta dell’anta scorrevole è ottimale quando l’ambiente è piccolo e lo spazio tra l’armadio e altri arredi non è molto. Di contro un buon armadio scorrevole necessita di guide e sistemi di scorrimento più costosi per funzionare bene, oltre che di un montaggio più accurato.
L’armadio a battente ha invece una facilità d’uso maggiore, perché nella fretta del mattino possiamo avere tutto sott’occhio semplicemente aprendo tutte le ante.
4. Organizzare gli spazi interni
Un armadio organizzato e flessibile può sembrare molto più capiente della sua reale portata, tutto sta nel saper scegliere gli accessori interni valutando in anticipo l’uso che ne faremo. Ad esempio spazi più alti per appendere vestiti e giacche, o ripiani nella zona alta per inserire scatole con coperte o indumenti del cambio di stagione. Gli accessori disponibili sono numerosi e spesso rimovibili così da permettere di modificare la disposizione a piacere: cassetti, ripiani, barre appenderia, porta-scarpe, porta-cravatte, scatole…largo alla fantasia!

5. La qualità dei materiali e le finiture
C’è armadio e armadio, e la differenza spesso la fa il budget. Un buon armadio dura nel tempo ed è sempre bello, anche dopo un trasloco o uno spostamento. Un armadio di qualità è stabile e solido, ha ante, struttura e ripiani di un certo spessore per evitare che si incurvino, utilizza ferramenta adeguata, come cerniere ammortizzate e guide rallentate per i cassetti, ha le guarnizioni anti-polvere. Anche il materiale della struttura e delle ante incide: truciolari o mdf laccati, nobilitati o laminati, effetto legno o colorati. E poi ante in vetro temperato, trasparente, acidato o verniciato lucido che danno luce alla stanza.
6. Specchio si, specchio no?
Se lo spazio non è molto, il guardaroba può diventare un ottimo arredo in cui inserire lo specchio, senza contare che ante specchiate possono far sembrare la stanza più grande grazie al gioco di riflessi. Ma si può anche nascondere all’interno, per prepararsi in comodità vedendosi a figura intera scegliendo per l’arredo i colori e le finiture preferite.

Una scelta, quella dell’armadio perfetto, che oscilla tra design, organizzazione e funzionalità, ricordandosi però che in fondo, come diceva Francis Bacon, “Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate”.

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Caffè dipendente, interior designer di formazione, amante della montagna, vive a Vicenza con bimbo, marito e animale peloso ma gira il mondo per professione.