Piazza della Frutta, Padova

Piazza della Frutta a Padova, nello Scatto delle Meraviglie del giorno, firmato da Francesca Fornasini

Piazza della Frutta chiamata un tempo anche Piazza del Peronio è una delle numerose piazze che caratterizzano il centro storico di Padova. Fu per secoli, con Piazza delle Erbe, il centro commerciale della città. Nelle due piazze si svolge uno dei più grandi mercati d’Italia. La piazza è dominata dalla mole del Palazzo della Ragione, parte del grande Palazzo Comunale e dalla Torre degli Anziani. La piazza può essere chiamata anche Piazza delle Frutta, secondo un antico uso che prevede il plurale femminile in -a della parola ‘il frutto’.
Sulla piazza si affacciano alcune delle più antiche botteghe di Padova: sotto la loggia del Palazzo del Consiglio sta l’antica spezieria “Ai due catini d’oro”, già esistente nel XVIII secolo. Poco distante, la pasticceria “Graziati” fondata nel 1919: occupa parte di un occhio di portico con ambienti del XII secolo.

Caratterizza la piazza la Colonna del Peronio,  una colonna medievale posta nel centro di piazza delle Frutta. Era forse utilizzata come sostegno di un tendone per usi commerciali o come segnacolo per la disposizione dei banchi che venivano montati in piazza al mattino. Il suo nome deriva probabilmente dal latino perones, le calzature in cuoio che venivano vendute nei pressi o, come nel caso di Vicenza, da Perones come “insieme di aree di proprietà pubblica”. È sormontata da un capitello ai cui angoli sono raffigurati una zucca, una palma, una mela cotogna, un albero di pere, questo è poi coronato da un piccolo obelisco in pietra d’Istria con antica banderuola, sul quale è raffigurato, in bassorilievo, lo stemma della città e San Prosdocimo. Dopo essere stata posta in Prato della Valle per quasi un secolo (nell’angolo di via Briosco), a metà anni novanta è stata ripristinata nella sua posizione originale.

Foto di Francesca Fornasini
Fonte: Wikipedia

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Laureata presso la facoltà di Lettere Moderne, a Padova. Tratti distintivi: è gemella. Anima creativa e scrittrice in fiore, nel 2010 è stata finalista del Premio Campiello Giovani. L’amore per la scrittura nasce da un incondizionato amore per la lettura. Conserva l’eco delle parole che ha assimilato e che danno forma e sostanza alle sue idee. Caotica e fervidamente entusiasta della vita, ama misurarla in sorrisi. Fotografa per passione, osserva con stupore il mondo attraverso un paio di occhi verdi a mandorla. Ha fatto delle parole di Alda Merini “sono sempre rimasta fedele alla mia meraviglia” il proprio credo. Semplice ed autoironica, apprezza le piccole felicità quotidiane, collezionandole nel cuore.