torrente Padola

La Stua sul torrente Padola è uno sbarramento eretto nel 1500 per il trasporto del legname fino a Venezia: ecco la storia e le curiosità

Lungo il torrente Padola, nei pressi dell’omonimo paese del Comelico, sorge la Stua, una diga artificiale costruita per far transitare agevolmente il legname che, grazie alla raccolta dell’acqua scendeva fino al cidolo di Perarolo.
Si tratta di una delle stue più antiche della zona, quella sul torrente Padola, la cui costruzione si aggira intorno al 1521, come riscontrato dai documenti che ne attestano i diritti dell’epoca prima a Crescenzio Zoldan, ai fratelli Gregorio e a Tommaso Riboli di Padola, poi a Domenico Zoldan, e a Paolo da Belluno che l’acquistò per 200 lire.
La stua fu venduta, riparata, sistemata e cambiata nel coso dei secoli da alcune delle più conosciute famiglie del paese di Padola e dintorni e a mercanti di legname, come nel caso del veneziano Giacomo Nordio che l’ebbe in propietà fino ai primi decenni del 1600.
Nel 1818 venne ricostruita con blocchi di pietra su disegno di Vittore Gera e fino all’inizio del secolo scorso aveva una sovrastruttura in pietrame e legno con a copertura in larice, ricostruita nel 2000 dal Comune di Comelico Superiore.

torrente PadolaPadola si trova nel cuore del Cadore, e ad oggi è un’importante stazione turistica estiva e invernale, il cui maggior polo di attrazione è la località Val Grande, nonché la sorgente di acque solforose. L’antica stua raccoglieva i tronchi tagliati per immetterli attraverso il torrente Padola al fiume Piave, fornendo così il legname a Venezia. Lo sfruttamento dei corsi d’acqua del Comelico avveniva attraverso mulini, officine e segherie fuori dai centri abitati, alcuni ancora visitabili. A monte della Stua sul torrente Padola si formava un bacino in grado di contenere fino a due milioni di metri cubi d’acqua che, aperte le paratie, portava i tronchi di abete e di larice fino ad un robusto edificio edificato per fermare il legname, e in seguito prasportati fino a Venezia grazie alle celebri zattere del Piave.
La sua attività durò fino alla fine dell’Ottocento cessando di funzionare in seguito alle disastrose piene del 1882.

Torrente Padola
La Stua sul torrente Padola è alta 16 metri, spessa 6 e lunga circa 30.
Oggi è arricchita da un’area museale con un affresco del pittore Vico Calabrò che illustra le sequenze della lavorazione boschiva fino al trasporto nel torrente Padola, e un allestimento museale a cura di Viviana Ferrario, con pannelli informativi sull’utilizzo dei boschi, del legname, sulla fluitazione e sui manufatti, accessibile contattando il Consorzio Turistico Val Comelico Dolomiti.

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