Videogiochi, televisione, smartphone, tablet: i nostri figli oggi sono sempre più digitalizzati. Per fortuna, però, le cose belle non passano mai di moda, soprattutto la passione per la lettura

La nostra Terra delle Meraviglie, grazie all’adesione da parte della Regione Veneto al progetto Nati per Leggere”, dissemina tra biblioteche, scuole e centri ricreativi una pioggia di attività volta a promuovere la lettura in famiglia, sin dai primissimi mesi di vita.
Come sempre, però, siamo noi genitori a dover trasmettere ai nostri bimbi la passione per la lettura e per poterlo fare dobbiamo poter scegliere con la dovuta sicurezza lo strumento adatto.

lettura
Quindi, ad ogni età il proprio libro!

1. I primi libretti: già dai primi mesi di vita il libro è uno strumento con cui il bambino conosce il mondo. Immagini grandi, colorate, oggetti riconoscibili, pochissime parole e soprattutto materiali diversi, lo attirano e lo fanno divertire. Attenzione, però, a quest’età la passione più grande di ogni baby lettore è mettere in bocca tutto, mordere, assaggiare, quindi sempre meglio scegliere qualcosa di morbido, sicuro, resistente, magari di stoffa e possibilmente lavabile. In poche parole, adatto a tutta questa fame di conoscenza!

2. I libri interattivi: man mano che il bimbo cresce, aumentano anche le sue capacità manuali e la bocca, primario mezzo di conoscenza, lascia progressivamente il suo ruolo alle manine. Ecco allora che è il momento migliore per offrire piccoli libri che lasciano ampio spazio all’uso delle mani, attraverso stickers da staccare e riattaccare (anche su muri e mobili, preparatevi!), elementi tattili, inserti sonori (sì, tipo il verso della gallina che vi accompagnerò per giorni e giorni!), buchi o finestrelle da esplorare, simulando il tanto amato bù bù settetè!

lettura3. I libri pop-up: questi sono da presentare al bimbo quando passa la fase del “distruggotuttoquellochehoinmano”, altrimenti la durata potrebbe essere assai limitata. Spesso sono dei veri e propri capolavori che, attraverso la presenza d’immagini tridimensionali, creano un’interazione speciale con il piccolo lettore. In libreria se ne trovano di tutti i tipi e possono essere lo strumento migliore per far conoscere le grandi fiabe classiche, con i loro straordinari personaggi, anche a chi non è ancora pronto per sopportare letture troppo lunghe. Forza, libro alla mano e spazio alla fantasia!

4. Le prime storie: in concomitanza con l’inizio della scuola materna ed un progressivo aumento della capacità d’attenzione, i bambini iniziano ad accorgersi che, sotto a tutte quelle bellissime immagini, che non devono mancare, ci sono anche delle paroline che li incuriosiscono tanto e dunque arriva la fatidica frase “Mamma, papà mi leggi una storia?”. La risposta è “”, sempre! In questa fase i bimbi iniziano anche a scegliere, a rifiutare un libro, ad appassionarsi ad uno specifico personaggio tanto da chiedere di rileggere la sua avventura ancora e ancora, fino ad impararla a memoria. Avventure, sentimenti, paure, piccoli colpi di scena: le prime emozioni che solo la lettura sa regalare. E poi quelle storie, uscendo dalla voce rassicurante di mamma o mimate dalla fiera fantasia di papà, hanno un fascino tutto particolare, che resta nel tempo.

5. I grandi classici: ecco un momento tanto atteso. Finalmente è possibile leggere per e con il proprio bimbo quegli stessi libri che tanto ci hanno fatto emozionare anni prima, che abbiamo magari letto e riletto più volte e che ora con immenso orgoglio, misto anche a nostalgia, riesumiamo dalla libreria. Sì, ci sono dei testi che ogni bambino ha il diritto di percorrere: dal Piccolo Principe ai successi di Roald Dahl, da Alice nel Paese delle Meraviglie alle Favole al Telefono di Gianni Rodari, da Cipì all’Isola del Tesoro

6. Le collane: il ruolo di genitori-narratori sta volgendo al termine. Però, se si arriva fino a qui vuol dire che è stato fatto un eccellente lavoro e ora spetta a lei o a lui scegliere il personaggio, il mondo, la realtà entro cui immergersi. E noi potremmo solo, con fierezza, guardarli ripensando alle ore trascorse anni prima tra il Battello a Vapore, i Piccoli Brividi e le partite di quidditch della saga di Harry Potter.

Resta solo una frase, però, che da genitori e lettori non bisogna mai dimenticare mentre si offrono ai bimbi i nostri amati libri: “il verbo leggere non sopporta l’imperativo”.
E Gianni Rodari, in tema di libri e bambini, non sbaglia mai!

Articolo precedenteKatia Da Ros: un’imprenditrice a tavola… e in libreria
Articolo successivoCUOA: Management dell’Innovazione per guidare la Terra delle Meraviglie
Mamma giovane per destino, mamma bis per scelta. Una formazione giuridica alle spalle ed un impiego da collaboratrice presso uno Studio Legale. Vive a Vicenza da sempre, ama lo sport, il vino, le nuove sfide e guardare il mondo attraverso gli occhi delle sue figlie. Entusiasta, polemica, necessariamente multitasking. Per Sgaialand si occupa della sezione Family con tutti i possibili incastri in una quotidianità che scorre velocissima. Cosa in fare in Veneto e nei dintorni con la famiglia? Ve lo dice Camilla!