Dadaismo, Surrealismo e l’arte rivoluzionaria del’900 in una straordinaria mostra d’ arte a Bologna. Ecco tutti i dettagli!

Piazza Grande, i celebri colli e tanti locali: ci troviamo in una delle città più amate dai giovani (e non solo), ricca di spunti culturali e offerte turistiche, e noi qui vogliamo proporvi un’idea imperdibile per gustarvi l’ arte a Bologna.
Prestigiosissimi autori quali Marc Duchamp, Renè Magritte, Salvador Dalì ma anche Francis Picabia, Max Ernst, Man Ray e tante altre menti rivoluzionarie dell’arte del’ 900 sono i protagonisti di una nuova mostra evento presente negli spazi di Palazzo Albergati, a  Bologna.

“Duchamp, magritte, Dalì. I Rivoluzionari del ‘900” è infatti il titolo di questa grande mostra d’ arte a Bologna artistica incentrata sulle principali figure di correnti estremamente innovative e a sé stanti quali Dadaismo e Surrealismo.

Arte a Bologna: alla scoperta di Dadaismo e Surrealismo

Nato a Zurigo durante la Prima Guerra Mondiale, il movimento Dadaista si propose fin dall’inizio come espressione di rifiuto dei cani tradizionali artistici e culturali, a favore di una costante adorazione verso forme stravaganti, anarchiche e completamente illogiche: la corrente Dadaista si propose quindi come emblema del rifiuto delle forme artistiche tradizionali, della sua estetica ristretta e  della ragione, a  favore della continua esposizione del “stravagante”, delle forme anarchiche, satiriche e  libere da ogni minimo schema creativo. Questa “anti-arte”, come venne spesso definita dai suoi stessi esponenti, divenne un vero e proprio fulmine al ciel sereno per la cultura internazionale, espandendo i suoi confini verso oggetti, strumenti di sapere artistico completamente inusuali fino ad allora.

Il Surrealismo invece nacque negli anni ’20 come evoluzione del Dadaismo. Arma principale di questa corrente fu il sogno e la volontà di andare con esso oltre il conosciuto, oltre la schematizzazione della vita moderna e oltre le forme ordinarie di essa.
Amore, inconscio, libertà, pazzia le tematiche maggiormente studiate da artisti surrealisti da Dalì, Bunuel, Giacometti, Magritte, Hans Arp, Mirò, Paul Delvaux per citarne solo alcuni.

L’esposizione emiliana è costituita da ben 200 opere, tutte provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme, che ha ricevuto in dono nel corso del XX Secolo parte della straordinaria collezione del critico e collezionista italiano di origine ebraica Arturo Schwarz, grandissimo amante di Dadaismo e Surrealismo.
Cinque sono le sezioni tematiche che il visitatore si troverà davanti una volta entrato in questo mondo : Accostamenti Sorprendenti; Automatismo e Subconscio; Biomorfismo e Metamorfismo; Desiderio – Musa – Violenza ed infine il Paesaggio Onirico.
Tra i tantissimi capolavori creati attraverso le più disparate forme artistiche conosciute spiccano titoli come “Le Chateau de Pyrenees” di Renè Magritte, “Surrealist Essay” di Dalì e  “The Poetical Dreamer” di De Chirico, solo per citare i più famosi.

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Arte a Bologna: i Rivoluzionari del ‘900

In occasione della mostra l’architetto spagnolo Oscar Tusquets Blanca ha ricostruito a Palazzo Albergati la famosissima sala di “Mae West” ad opera di Salvador Dalì, oltre che all’installazione “1.200 Sacks of Coal” , creata da Duchamp per l’Esposizione Internazionale di Surrealismo avvenuta nel 1938.

 

“Duchamp, Magritte, Dalì. I Rivoluzionari del ‘900”
Fino all’11 Febbraio 2018
Palazzo Albergati, Bologna
http://www.palazzoalbergati.com/

 

 

 

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Laureata in Storia dell'Arte e dei Beni Artistici, ama la fotografia, i Clash e David Bowie, l'arte moderna e la criminologia. Le sue due più grandi passioni sono il suo gatto rosso e correre, e infatti, nel tempo libero, viaggia per l'Europa a caccia di medaglie.