Cos’è Rawfish? Semplice: “design, surf and code”, ovvero come imparare dai fallimenti innescando innovazione

Rawfish, è un’agenzia digitale che sviluppa soluzioni mobile per aziende e startup, con un occhio sempre puntato sulle idee innovative.
Sgaialand ha incontrato Carlo Moretti (CEO e co-founder) e Massimo Giordan (CTO e co-founder) per raccontarvi una realtà vicentina d’eccellenza, che oltre ad avere richiamato a sé talenti e competenze del territorio dando lavoro in soli quattro anni ad almeno 30 persone tra Vicenza, Milano, Atlanta e Bali, promuove un programma di accelerazione di startup e un incubatore di idee.

Cominciamo dall’inizio. Rawfish è nata nel 2012 come startup di prodotto vincendo una business plan competition in Veneto con un’app per riconoscere i colpi di sonno alla guida: perfetta in laboratorio, inefficace su strada. Un fallimento da cui il primo nucleo di Rawfish esce come un surfista che è appena stato travolto da un’onda: un po’ ammaccato ma deciso a rimettersi in gioco, e soprattutto con un insieme di esperienze acquisite da mettere a frutto. Ecco che da startup si trasformano in agenzia digitale.

Siete una realtà giovane, come mai avete deciso di proporre il Bali Program – programma di accelerazione per startup?
Quando Rawfish è nata non pensavamo di diventare un’agenzia, ma di crescere come startup di prodotto. Il Bali Program è nato proprio per poter restare vicini a questo mondo ricco di idee e innovazione, e per sperimentare e accrescere le competenze acquisite negli anni.
Chiaramente noi non abbiamo fondi illimitati per gli investimenti, per cui i progetti che decidiamo di supportare sono selezionati con cura e ci avvaliamo del meccanismo Tech for Equity: offrire tecnologie in cambio di azioni della startup con cui si collabora. Le startup hanno spesso idee confuse e pochi soldi. Spesso ci accade di entrare talmente addentro le idee e progetti da essere più entusiasti e motivati degli startupper stessi. D’altra parte la nostra idea di acceleratori nasce proprio dal sogno nel cassetto di essere startup di prodotto.

Come mai proprio Bali? Insomma, Bali può sembrare un luogo atipico per un programma di incubazione: parliamo di un posto sgaio tra sabbia bianca e acque cristalline…
Volevamo internazionalizzarci, perché farlo in un posto brutto? E poi Bali incarna alla perfezione la filosofia di Rawfish, “design, surf, code”. Il nostro approccio è molto vicino al mondo del surf, il cui motto è “keep on paddling!”: se cadi e perdi l’onda, ricomincia a remare! Dal surf impari a provare e fallire, riprovare e fallire di nuovo, sempre mirando all’onda perfetta. Una visione che unisce umiltà, semplicità, spirito di sacrificio e perseveranza, perché l’importante è non mollare mai.
Alle startup proponiamo un programma di accelerazione, ma che contiene in sé anche una lezione di vita: si parte da Vicenza con un concept ed una strategia definiti, e si raggiunge la villa/ufficio di Bali dove un team completamente dedicato al progetto segue tutte le fasi dello sviluppo insieme agli startupper.
Vedere il proprio prodotto crescere revisione dopo revisione è un modo eccezionale per rendersi conto del valore del lavoro che sta attorno al progetto, e soprattutto per essere focalizzati e per finalizzarlo in tempi brevi, dato che c’è un volo di rientro che li aspetta!

Mi ha colpito una cosa: lavorate sia con startup che con aziende, uno strano mix…
Lavorare con le aziende significa per noi restare legati all’eccellenza manifatturiera del nostro territorio, che c’è e va valorizzata. Certo è più difficile che con le realtà straniere, americane in particolare, perché qui da noi manca la cultura del digitale, e i progetti spesso restano piccoli – di uno o due mesi – ma noi non molliamo.

C’è un’app su cui avete lavorato particolarmente sgaia e che volete farci conoscere?
Ce ne sono tante, ma direi OneFaceIn: una app di autenticazione biometrica che permette di collegare gli accessi degli account personali al riconoscimento vocale e facciale. Niente più password!

Un’ultima curiosità… perchè Rawfish?
Beh come avrai capito qui ci piace la filosofia del mare! Il nostro claim è “Rawfish. App to the bones”. Quando il pesce è buono e fresco lo si gusta con semplicità in riva al mare anche crudo. Allo stesso modo quando un prodotto è valido e ben sviluppato lo si vive fino in fondo perché è essenziale e semplice da capire. “Less is More” diceva Steve Jobs citando Mies van der Rohe…e aveva ragione!

E poi, prima di andarcene, leggiamo su un foglio questa frase:
Fail soon, fail often…fail always!” – fallire sempre per migliorarsi ogni giorno un po’.
Insomma, anche Rawfish tiene alta la filosofia #prendilasgaia!

Articolo precedenteSweet Salgari: la vita di Salgari per mano di Paolo Bacilieri
Articolo successivoGrigio fuori, colore dentro: le piante da appartamento fiorite
Un team tutto veneto formato da professionisti in ambiti diversi. La redazione Sgaialand Magazine racconta il Veneto che funziona, appassiona, cresce ed emoziona. Quello frizzante, curioso, impegnato, spesso eccellente, sempre sgaio.