Ecco l’accademia del Buono: si chiama FDA Academy ed è un progetto di Forno d’Asolo. Tutte i dettagli di questa eccellenza della Terra delle Meraviglie!

Noi qui vogliamo costruire il futuro: puntare sui giovani, valorizzare un’azienda e il suo legame con un territorio bellissimo, creare quindi ulteriore sviluppo e nuova ricchezza, ma condivisa, attraverso la diffusione di conoscenza e professionalità. Partiamo dalle nostre radici, coinvolgiamo il mondo della scuola, arriviamo a quello del lavoro”: queste le parole di Alessandro Benetton, presidente di 21 Investimenti, alla presentazione della nuova sede della FDA Academy di Forno d’Asolo, alle porte di Asolo.

FDA Academy di Forno d’Asolo è un progetto fortemente voluto dall’azienda – leader nella produzione e distribuzione di prodotti da forno surgelati, sia dolci che salati – fin da quando nel 2014 è stata acquisita da 21 Investimenti, di Alessandro Benetton.
Cosa è la FDA Academy?
Una vera e propria accademia permanente con un obiettivo: il Buono. Fondata nel 2014, accompagna gestori e operatori del canale Horeca in un percorso di formazione finalizzato alla corretta gestione dell’attività nel settore e alla soddisfazione dello stesso consumatore finale, attraverso la gestione ottimale del prodotto in tutte le sue fasi. In sostanza, si tratta di far sì che la qualità Forno d’Asolo venga preservata al meglio anche sul punto vendita finale; e questo è possibile solo formando adeguatamente i gestori dello stesso. Con l’inaugurazione della nuova sede, FDA Academy s’impegnerà ancora di più per sostenere i giovani, per mezzo di master gratuiti denominati “Professione barista”.
Noi ci sforziamo sempre di avere uno sguardo attento e di prospettiva, di immaginare il futuro, perché i cambiamenti, specie nel mondo del business, vanno anticipati – ha commentato Alessandro Benetton – Siamo stati premiati per questa nostra visione: la famiglia Gallina, che questa azienda ha fondato e portato a un primo sviluppo, ci ha scelti nel 2014 come continuatori e potenziatori di una bella storia imprenditoriale: cercava qualcuno di serio cui affidare le “chiavi” del loro gioiello, che non voleva perdesse il legame con il mondo circostante. Noi stiamo operando in questo senso, con grande successo, come dicono tutti i dati. Oggi, lo ripeto, apriamo una nuova pagina, coinvolgendo i giovani e le scuole. Per me il futuro è qui”.

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Forno d’Asolo sforna 170 milioni di cornetti all’anno e ha in catalogo circa 1.100 referenze, tra bakery dolce e salato, torte e dessert. Serve circa 40mila punti vendita in Italia (copertura del 95% del territorio) e all’estero, dove è presente in 50 Paesi e ha aperto da poco filiali in Germania e negli Stati Uniti. Nel 2017 il fatturato raggiungerà i 125 milioni di euro (113 nell’esercizio precedente; nel 2013 era di 73 milioni); dal 2014 al 2017 il fatturato stesso è già quasi raddoppiato, come anche i dipendenti, che sono passati da 130 a 285 unità. “Abbiamo avviato una strategia di forte sviluppo in Italia e all’estero – ha dichiarato Alessandro Benetton – con investimenti per 20 milioni. E siamo cresciuti regolarmente a doppia cifra, ma soprattutto abbiamo gettato le basi per un’ulteriore espansione organica e qualitativa per i prossimi anni».
Fda Academy
si inserisce perfettamente in questo quadro. A firmare la ristrutturazione della sede è l’architetto Domenico Luciani, di Venezia, che ha dato un nuovo volto alla facciata creando un elemento a “lama” in calcestruzzo, rivestito in metallo che riflette i colori verde e rosso. Questo elemento caratterizzante sostiene nuovi volumi sospesi, protesi verso i colli, e affonda nel terreno ridisegnando il verde e l’acqua che forma una superficie specchiante in pietra nera lungo la lama. I nuovi ambienti danno direttamente sul giardino: isolando la vista dal contesto caotico della viabilità, si è voluto consentire il contatto con la natura, con il frutteto di melograni, l’acqua, il prato, i colori della pietra e del metallo, le barriere verdi… E su tutto, a dominare, la prospettiva rasserenante dei colli di Asolo, che vengono ribaditi dallo specchio d’acqua e dal metallo riflettente, in una continua interazione/fusione tra elemento umano e naturale: Michelangelo Pistoletto sarebbe ben felice di essere qui, ha commentato Luciani. La ristrutturazione della facciata di Forno d’Asolo è avvenuta con la precisa volontà di creare una struttura dall’impatto ambientale bassissimo per il territorio circostante.

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Raggiante Alessandro Angelon, Amministratore Delegato di Forno d’Asolo: “L’Italia è un Paese ad alta concentrazione turistica, con oltre 300mila esercizi pubblici di cui circa 160mila sono attività di bar, caffetteria, pasticceria, snack e piccola ristorazione. Nel 2016 il 40% delle persone ha consumato i pasti fuori casa sistematicamente, un mercato da 77 miliardi di euro con un trend di crescita del 2%. La ristorazione sta vivendo un momento di profonda trasformazione: sotto la spinta dei consumatori stanno nascendo nuovi format e nuove tendenze, vedi il fenomeno Vegan o la sempre più pressante richiesta di prodotti salutistici o free from (per esempio glutenfree, lactos free). Il settore è lasciato però spesso all’improvvisazione. Da qui nasce la nostra idea di affiancare la scuola nella specializzazione e nell’avviamento al lavoro di giovani che dimostrino passione per questo settore. Pertanto abbiamo pensato di coinvolgere sistematicamente i 20 istituti alberghieri del Veneto attraverso un accordo di stretta collaborazione con il Consorzio Istituti Alberghieri del Veneto”. 

 

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