Dominique Mercy, memoria vivente del teatro danza di Pina Bausch, in scena al Goldoni con le coreografie di Pascal Merighi all’interno della rassegna di danza Evoluzioni del Teatro Stabile del Veneto. Apre la serata il cortometraggio Quello che ci muove. Memorie degli spettatori di Pina Bausch

 

Memoria vivente del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, Dominique Mercy, sabato 16 febbraio va in scena al Teatro Goldoni di Venezia con That Paper Boy, un assolo costruito appositamente a partire dalle caratteristiche del suo corpo dal coreografo Pascal Merighi, in una serata che rende omaggio alla madre e leggenda del teatro danza europeo a dieci anni dalla sua scomparsa. Con i suoi 65 anni, Dominique Mercy dimostra che anche in un’arte così fisicamente esigente come la danza, l’intensità data dall’esperienza prevale sull’agilità della gioventù. Non è forse questo un nobilissimo e sofisticato approccio al #PrendilaSgaia?

Così con That Paper Boy Mercy sfida il silenzio e l’immobilità in una performance tutta incentrata su un plié scomposto che fa fatica a nascere. Un monologo danzante, dove sguardi e gesti minimi comunicano tutta la potenza dell’interpretazione.

Completano il programma della serata WAK.NTR Rehab, sei soli commissionati dalla Fondazione Pina Bausch e interpretati da Pascal Merighi, e Songs of Childhood, un delicato duo tra Thusnelda Mercy e Dominique Mercy, che ci avvicina ad un vocabolario coreografico intimo e personale, in un’atmosfera che evoca legami naturali, ricordi e filiazioni, non solo artistiche.

All’interno del progetto “A Pina Bausch” promosso dal Teatro Stabile del Veneto, prima dello spettacolo della Merighi Mercy Company, alle 18.30, verrà presentato il cortometraggio Quello che ci muove. Memorie degli spettatori di Pina Bausch di Rossella Schillaci (videomaker e antropologa visiva), prodotto dalla Fondazione Piemonte dal Vivo in collaborazione con Azul e Pina Bausch Foundation, presenta una raccolta di audio interviste di spettatori che hanno assistito a spettacoli di Pina Bausch in Italia. A introdurre al pubblico la proiezione sarà Susanne Franco, studiosa e ricercatrice dell’Università Cà Foscari di Venezia e curatrice della recente “Maratona Bausch”.

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