Qualche scatto di una giornata a Valsanzibio, nel parco di Villa Barbarigo, uno dei giardini più belli dì’Europa

Valsanzibio è l’unica frazione di Galzignano Terme. Si trova a quindici chilometri a sud di Padova. La località, adagiata ai piedi del Monte Gallo (385 m) e del Monte Orbieso (330 m), è nota per il giardino di Villa Barbarigo e per il campo da golf del Golf Club Padova con un percorso di 27 buche. Di particolare interesse è anche le vecchia chiesa di Sant’Eusebio (da cui prende il nome la località) e l’attuale parrocchiale di San Lorenzo.

valsanzibio villa barbarigo sgaialand magazine scatto delle meraviglie francesca fornasiniVilla Barbarigo a Valsanzibio
Il parco di Valsanzibio è un raro esempio di giardino simbolico seicentesco, che presenta un complesso sistema di fontane tutte funzionanti. Costruita su commissione del nobile veneziano Francesco Zuane Barbarigo, la villa, di struttura semplice, era un tempo raggiungibile tramite canali anche da Venezia, attraverso la Valle di Sant’Eusebio, da cui la località prende il nome.
Dopo la morte prematura del committente, i lavori si protrassero per sette anni fino al 1669, grazie al figlio Antonio Barbarigo, procuratore veneziano, e al primogenito Gregorio(che diventerà prima cardinale, poi santo), secondo il progetto dell’architetto e fontaniere pontificio Luigi Bernini.
Il giardino contiene ben settanta statue con motti didascalici incisi sul basamento. Il parco, che copre un’area di 15 ettari, è percorso da sentieri conducono alle fontane (in tutto sedici, tra cui quelle dei Fiumi, di Eolo, dei Venti), al labirinto in bosso, a laghetti, peschiere, ruscelli e giochi d’acqua, alla galleria dei carpini e a piccole costruzioni. Inoltre vi sono circa 800 piante, tra cui diverse specie arboree piuttosto rare. Il giardino della villa è stato recentemente insignito del premio internazionale “Il più Bel Giardino d’Europa“.

Foto: Francesca Fornasini
Fonte: Wikipedia

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Laureata presso la facoltà di Lettere Moderne, a Padova. Tratti distintivi: è gemella. Anima creativa e scrittrice in fiore, nel 2010 è stata finalista del Premio Campiello Giovani. L’amore per la scrittura nasce da un incondizionato amore per la lettura. Conserva l’eco delle parole che ha assimilato e che danno forma e sostanza alle sue idee. Caotica e fervidamente entusiasta della vita, ama misurarla in sorrisi. Fotografa per passione, osserva con stupore il mondo attraverso un paio di occhi verdi a mandorla. Ha fatto delle parole di Alda Merini “sono sempre rimasta fedele alla mia meraviglia” il proprio credo. Semplice ed autoironica, apprezza le piccole felicità quotidiane, collezionandole nel cuore.