Secondo il more veneto oggi è il 27 Febbraio 2016: sapete perché? Ve lo spieghiamo in questo articolo, alla scoperta del calendario della Repubblica di Venezia

Forse avete già sentito parlare dell’espressione more veneto, abbreviata semplicemente come m.v.: si tratta della presentazione di una data secondo il calendario della Repubblica di Venezia, in vigore anche nell’Impero Romano e da sempre usato dalle popolazioni della Terra delle Meraviglie.
In pratica, anche se oggi è il 27 febbraio 2017, dovremmo tornare indietro di un anno, secondo il more veneto, fino al 27 febbraio 2016: per il calendario veneziano, infatti, il capodanno era fissato il 1° giorno di marzo, come nell’uso indoeuropeo, e da questo deriverebbero il 7°, 8°, 9° e 10° mese dell’anno, ovvero settembre, ottobre, novembre e dicembre, a partire nella numerazione proprio a marzo.
Con l’introduzione del calendario gregoriano, l’uso del more veneto nella Repubblica di Venezia non fu stravolto e nei secoli con more veneto nei mesi di gennaio e febbraio si indicavano i mesi dell’anno successivo gregoriano.
Per evitare fraintendimenti le date dei documenti venivano già all’epoca affiancate dalla dicitura latina more veneto, ovvero “secondo l’uso veneto“.
Secondo il more veneto, quindi, il capodanno veneto, fissato il 1º marzo, era una festività ufficiale della Serenissima Repubblica, perfetto per celebrare la fine dell’inverno e il risveglio naturale della vita, come nel caso del capodanno cinese.
Questa tradizione sopravvive ancora in alcune zone della pedemontana berica, dell’altopiano di Asiago e in feste locali del Trevigiano, del Padovano a Onara e del Bassanese, con l’usanza del Bruza Marzo (o Bati Martho o Bati Marzo o ciamàr Marzo), in alcuni casi con lo spettacolo di grandi falò per propiziare l’anno nuovo o, come a Valdagno, facendo “Fora Febraro” con i “sciòchi col carburo” (botti provocati facendo scoppiare l’acetilene, prodotto unendo il carburo di calcio con l’acqua) e con i bimbi che girano per le strade battendo pentole e coperchi e trascinando delle lattine vuote affinché il rumore scacci il freddo Febbraio appena concluso.

In Veneto insomma siamo alla fine dell’anno: non resta che ricominciare a festeggiare!

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