Inaugura Palazzo Fulcis, nuovo museo civico di Belluno tra restauri, architetture e meraviglie esposte. Come quel dipinto che Tiziano Vecellio tanto amava…

Aprirà i battenti il 26 gennaio Palazzo Fulcis, nuovo museo civico di Belluno nato dal lavoro di restauro sostenuto dalla Fondazione Cariverona.
A spiccare tra le opere esposte anche un capolavoro di Tiziano, il tutto nell’ambito di un preciso piano del Comune volto alla riscoperta degli artisti partiti dalle terre bellunesi.
La gestione operativa sarà affidata alla Fondazione Teatri, e a Palazzo Fulcis saranno esposte opere e collezioni conservate nel precedente museo civico, ad esclusione dei reperti archeologici esposti a Palazzo Bembo, che con il Fulcis e il museo naturalistico porta valore alla città di Belluno con questi grandi palazzi dedicati all’arte e alla cultura.
L’intervento di restauro e adeguamento, firmato dallo studio Arteco, ha reso maestoso questo complesso monumentale che si sviluppa su oltre 3mila metri quadrati dal piano interrato al terzo, in 24 stanze che ospiteranno le collezioni d’arte, e ha riguardato anche la corte interna e il porticato con la pietra rossa di Trento, e nuovi percorsi di pietra di Castellavazzo e aree espositive.


Palazzo Fulcis nacque nel 1776, quando l’architetto Valentino Alpago-Novello fuse tre edifici affacciati sulla via principale di Belluno, impreziosendo il complesso con stucchi e opere a tema mitologico firmate da Sebastiano Ricci.
Palzzo Fulcis sarà così un grande punto di riferimento per l’arte, con “ospite d’eccezione” direttamente dall’Ermitage La Madonna Barbarigo di Tiziano, nativo del Cadore: dopo il lungo restauro che ha restituito l’originale aspetto dell’opera, il dipinto così amato dall’artista tanto da conservarlo in casa proprio fino alla morte, sarà affiancato da altre due opere dello stesso soggetto provenienti da Firenze e Budapest.
Tra le meraviglie esposte anche Bartolomeo Montagna, Tintoretto, Matteo Cesa, Andrea Brustolon, Ippolito Caffi, le collezioni di porcellane, i bronzetti e le placchette rinascimentali, disegni e incisioni di altissimo pregio, per oltre 600 pezzi della collezione dei musei civici di Belluno (tra le più antiche della Terra delle Meraviglie) che daranno ulteriore risalto a questo nuovo straordinario gioiello culturale delle Dolomiti.

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