La Fondazione Giulia Cecchettin nasce per onorare la memoria di Giulia e promuovere un cambiamento sociale contro la violenza di genere. Educazione, supporto alle vittime e sensibilizzazione sono i pilastri di un progetto partecipato, volto a costruire una società più giusta, inclusiva e sicura per tutte e tutti. Ogni gesto può fare la differenza.

Un anno fa, il Veneto e l’intero Paese sono stati profondamente scossi dalla tragica scomparsa di Giulia Cecchettin, giovane universitaria padovana vittima di un brutale atto di violenza per mano del suo ex fidanzato. Oggi, la sua famiglia – Gino, Elena e Davide – ha scelto di trasformare il dolore in azione concreta, dando vita alla Fondazione Giulia Cecchettin, un’iniziativa che onora la memoria di Giulia e promuove un cambiamento sociale necessario e urgente. Giulia era una giovane donna solare, altruista e piena di vita. La Fondazione nasce per mantenere viva la sua luce, trasformando il ricordo del suo spirito in un messaggio di speranza e resilienza. In un contesto in cui la violenza di genere rimane spesso invisibile, la Fondazione si pone l’obiettivo di educare, sensibilizzare e supportare le vittime, affinché nessuna donna debba più affrontare il dramma che ha segnato il destino di Giulia.

Missione e valori

La Fondazione si fonda su valori fondamentali come dignità, unità e parità, promuovendo una cultura del rispetto e della consapevolezza. Tra le sue principali attività:

  • Educazione e prevenzione: percorsi formativi nelle scuole e nelle aziende per insegnare il rispetto reciproco, il linguaggio di genere e la gestione dei conflitti in modo costruttivo.
  • Supporto alle vittime: collaborazione con strutture protette, consulenti legali e psicologi per offrire un aiuto concreto e integrato alle donne che hanno subito violenza.
  • Cambiamento culturale: interventi volti ad affrontare le radici strutturali e culturali della violenza, coinvolgendo famiglie, scuole, ambienti sportivi e istituzioni.

Il progetto della Fondazione è partecipato, coinvolgendo enti, organizzazioni e individui uniti dalla stessa visione: costruire una società più giusta e sicura. Ogni contributo – di idee, tempo o risorse economiche – è considerato essenziale per portare avanti questa missione.

Come sottolinea Gino Cecchettin, padre di Giulia: “Se vuoi andare veloce, corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno.” Questo proverbio africano incarna lo spirito collettivo della Fondazione, che crede nella forza dell’unione per combattere la violenza di genere.

Come sostenere la Fondazione Giulia Cecchettin

Ognuno può contribuire al lavoro della Fondazione attraverso donazioni, il 5×1000 o partecipando alle sue iniziative. I proventi del libro scritto da Gino Cecchettin sono stati già devoluti per sostenere la nascita della Fondazione, che ora si rivolge a chiunque desideri fare la differenza.

La Fondazione Giulia Cecchettin rappresenta una luce di speranza nella lotta contro la violenza di genere, ma ha bisogno del sostegno di tutti noi per mantenere viva la memoria di Giulia e aiutare le donne vittime di abusi. Insieme, possiamo costruire un futuro più inclusivo, dove la dignità e la sicurezza di ogni individuo siano valori imprescindibili.

Sostieni Fondazione Giulia Cecchettin. Camminiamo insieme verso una società più giusta.

Per maggiori informazioni, visita il sito della Fondazione o segui le sue attività sui canali social. Ogni gesto conta.

fondazionegiulia.org

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Gaia Dall'Oglio
Vicentina d'orgine, padovana da lunga data, gira il Veneto in lungo, largo e obliquo per diletto e per lavoro. Founder di Sgaialand.it, è docente universitaria di Psicologia del Marketing e dell'Advertising per le sedi Venezia e Verona di IUSVE, e di Digital PR al Master Food&WIne 4.O. Co-titolare della storica agenzia di creatività pubblicitaria Caratti E Poletto, è speaker a eventi di empowerment femminile e di comunicazione. In parallelo, si è consolidata anche la sua carriera di presentatrice professionista di eventi pubblici e privati per rinomate aziende sul territorio italiano. Moglie di Giulio e mamma di Cecilia, ha un terzo amore viscerale: il cioccolato.