Sabato 4 settembre alle 20.30, all’Arsenale di Venezia, si terrà la cerimonia di premiazione della 59esima edizione del Premio Campiello e sarà trasmessa in diretta su Rai 5 e in streaming su Ray Play. Ma cosa sapete davvero di questo storico e prestigioso titolo?

ll “Campiello” è un premio letterario di Confindustria Veneto che viene assegnato a opere di narrativa italiana ed è stato Istituito nel 1962 per volontà degli Industriali del Veneto con lo scopo di ritagliare un preciso spazio per l’imprenditoria veneta nel mondo culturale italiano.

Nella sua storia, il Premio Campiello ha provato la validità delle sue scelte culturali segnalando all’attenzione del grande pubblico numerosi autori e romanzi che hanno segnato la storia della letteratura italiana.

Oggi il Premio, ritenuto uno tra i più prestigiosi d’Italia e tra i più importanti nel panorama editoriale italiano, è un canale con il quale gli Industriali Veneti intendono offrire il loro contributo alla promozione della narrativa italiana, incentivare e diffondere il piacere per la lettura con la convinzione che un premio trovi la sua massima ragion d’essere nel “creare nuovi lettori”.

7 cose che non sapevi sul Premio Campiello, forse.

  1. La prima edizione risale al 1963 ed ebbe come sede l’isola di San Giorgio. Il romanzo vincitore fu “La Tregua” di Primo Levi.
  2. Da sempre, ci sono due giurie: una tecnica e una popolare. La seconda varia ogni anno ed è composta da 300 lettori i cui nomi rimangono segreti fino alla sera della cerimonia, a garantire la totale indipendenza di giudizio.
  3. Nato a Venezia, il Premio aveva bisogno di un simbolo veneziano: il copyright è di Edilio Rusconi, allora giornalista che fece parte delle prime giurie e che trovò nel tipico spazio della vita pubblica veneziana, il campiello appunto, lo spunto giusto.
  4. Il nome doveva sottolineare la partecipazione decisiva di 300 lettori per la scelta del vincitore, la Giuria popolare, e il legame con città con cui il Premio è nato. Il campiello, infatti, nella tradizione veneziana ha sempre rappresentato il luogo di incontro, di scambio culturale e mercantile per eccellenza.
  5. Il nome Campiello richiama anche l’idea del Teatro Goldoni: la Venezia settecentesca delle calli e dei campielli, col suo mondo affollato da personaggi di ogni ceto sociale di cui l’autore seppe ber rappresentare vizi e virtù.
  6. E così nomi e legami tornano anche nel Premio che viene consegnato al vincitore: la riproduzione in argento del pozzo veneziano ancora presente in molti campielli, “la vera da pozzo“; fondamentale per la città in quanto unica fonte di approvigionamento dell’acqua potabile.
  7. Iconograficamente il premio si ispira alla vera da pozzo di San Trovaso nel sestiere di Dorsoduro a Venezia.
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