Se è vero che Sgaialand è il mio mondo, fatto di quello che mi piace, mi ispira, seguo, faccio, mangio, vedo, è anche vero che il mio mondo è fatto di tantissimi amici, che voglio presentarvi un po’ alla volta. Di questi, molti sono all’estero e penso possa essere interessante per tutti noi scoprire un po’ meglio come si vive in giro per il mondo e come la si possa “prendere sgaia” anche oltre confine! #prendilasgaianelmondo è la rubrica che ospita i miei amici espatriati! Guardate dove vi porto oggi! Gaia
1) CIAO! PRESENTATI IN POCHE PAROLE AL PUBBLICO DI SGAIALAND!
Sono Roberto Somaini, duro ma giusto. Intransigente e aggrappato alla vita, entusiasta come un bimbo. Credo che la verità possa farci condurre una buona vita e voglio circondarmi di persone che abbiano spirito critico e strumenti per poterlo avere.
Ingegnere. Geniale, immodesto, capace di affrontare tutto. Qualora tu non fossi in accordo con me, armati di argomentazioni pertinenti.
2) DOVE TI TROVI E PER QUALE MOTIVO?
Parigi, per libera scelta, per lavoro, un po’ per curiosità e ultimamente, forse, pure per amore ( comunque potrei parlarti anche di Tblisi e dei Georgiani )
3) OGNI QUANTO RIESCI A TORNARE IN ITALIA?
Spesso, una volta al mese ( per lavoro e per ritrovare la mia gatta ).
4) TI MANCA L’ITALIA? PERCHE’?
A me tornare in Italia dà tranquillità, forse perché ora sto in una città che, al di là della bellezza turistica e dell’immaginario comune, è dura e crudele.
Ci sono cose del nostro paese che mi mancano e altre che non rimpiango. Tutto è legato alle persone, quindi non vi parlo di cibo sapori e natura e cultura, mi mancano gli Italiani, la
loro passionalità, convivialità. La loro sincerità e solidarietà. Cose che si scoprono standone lontani.
E poi, però, detesto gli Italiani, la loro impossibilità ad organizzarsi, la loro rassegnazione, l’essere tutti uniformizzati e la mancanza totale di senso del bene comune.
5) QUAL E’ LA PRIMA COSA CHE DIRESTI A CHI HA INTENZIONE DI TRASFERIRSI COME TE A PARIGI?
Cose operative, non vivere alla AMELIE ; fatti un conto in banca francese sennò non puoi muoverti, fatti la previdenza sociale e poi, se non hai un lavoro, visitati il Louvre, sali sulla Tour e tornatene a casa velocissimissimo.
Ah, se non sei milionario, cercati casa ben prima, magari tramite qualcuno che conosci, e inizia ad metabolizzare la parola DOSSIER. In francia ti viene dato, ma se assumi di seguire delle regole, prima fai tuo questo concetto ( avere cose dopo aver seguito regole ) prima starai bene.
6) QUAL E’ LA COSA PIU SGAIA DA FARE A PARIGI?
Non pensare che ci siano chi sa quali club, ma penso che sia una città comunque sgaia:
Mattina: vai nelle vigne di Montmartre e prenditi del pan au chocolat quando ancora la città dorme (Montmartre si sveglia alle 11).
Pomeriggio: passeggia al jardin des plantes, goditi i grossi corvi neri e fatti servire un the alla menta alla moschea
Sera: stai sulla Senna, apriti una bottiglia di champagne e sii felice se non piove.
Notte: vattene in qualche sala di concerti nel ventesimo, tipo fleche d’or, ma ce ne sono mille a Parigi, e imbucati in un bel concerto. Tutti i più fighi passano per Parigi.
7) TI E’ CAPITATO DI FARTI RICONOSCERE PER LA TUA “ITALIANITA’ ”?
Solo con le ragazze, per il resto sono un Italiano atipico, ed ovviamente in positivo
8) QUAL E’ IL PIATTO PIU’ BUONO DELLA ZONA A CUI NON RIESCI PIU’ A RINUNCIARE?
A Parigi nulla sa di qualcosa e spendi un botto. Le ostriche mi sgrullano i reni e imbottiglio, le insalate non mi nutrono, l’anduiette mi provoca bruttissime sensazioni, i formaggioni fusi mi fan fare brutte puzze, e non sono fan dei dolci. Quindi la crep salè con viande hachèe (carne macinata) dal baracchino. ( Ah no, beh, anche il granchio mi piace, ma solo in un paio di posti che non vi dico, che poi si infestano di Italiani che non sopporto )
9) LA COSA PIU’ STRANA O INSOLITA CHE HAI VISTO?
Le case marce, la gente sporca ( vedo la gente sporca ), la violenza della polizia. La meritocrazia, se la vedi ti sorprende
10) IL TUO FUTURO SARA’ IN A PARIGI O PENSI DI SPOSTARTI?
Sono un po’ spossato e penso che in futuro mi sposterò si, ma non ancora.
Faccio un piccolo sunto : i francesi sono gente come noi, ma con un maggior senso comune e nazionalismo, quindi ottimo popolo, la nostra bella copia se fossimo un po’ meno furbi in maniera scema e più uniti su questioni intelligenti. Diversi i parigini, crudeli invidiosi e ipocriti.
Parigi non è il posto dove stare, vive ancora dei fasti anni ’30; non pensate che ci siano mode o idee nuove che possano nascere da questa città.
È, però, un posto dove tutto funziona e dove, se segui le regole e hai qualche capacità, hai occasioni.
E poi è meravigliosa, piena di luoghi dove è squisito sentirsi soli, piena di luoghi dove è bellissimo essere in due, piena di posti dove è bello essere in tanti.