Incontriamo Claudia Catalli, ideatrice e conduttrice dei CineCocktail, per un aperitivo con i divi del cinema

Sono già stati ribattezzati i “faccia a faccia” più interessanti e originali del panorama cinematografico, e la 30enne giornalista e scrittrice Claudia Catalli (Wired, Grazia, Panorama) ne è ideatrice e fondatrice.
Si tratta di incontri di cinema con ospiti italiani e internazionali: un format applaudito a Cannes, Berlino, Venezia, Roma e altri festival.
I CineCocktail nascono 5 anni fa proprio alla Mostra di Venezia, dall’idea di svecchiare l’ambiente cinematografico, creando eventi professionali e di intrattenimento cinematografico al contempo. Qui, fin dall’esordio, facciamo base all’Hotel Excelsior, crocevia del Festival e luogo ideale per offrire un aperitivo, azzerando le barriere tra professionisti, fan, appassionati e star. L’atmosfera informale, abbinata al contenuto è così creata e non esistevano format così. Sono molto orgogliosa di questa mia creazione, un format indipendente sbarcato a Berlino, a Cannes e ovviamente anche a Roma, ma anche nei festival più di nicchia, quelli più piccoli e con meno risorse cinematografiche, come il mare Festival alle Isole Eolie, dove portare talent è straordinario sia per il luogo, sia perché altrimenti sarebbe difficile per chi ci abita poter vivere il cinema, italiano ed internazionale”
Il pubblico, poi, è sempre pronto a partecipare: “Il pubblico è il vero protagonista. A volte arrivano domande divertenti o imbarazzanti, come quando chiesero a Castellitto della scena di sesso di “Non Ti Muovere”. Il pubblico dei CineCocktail è sempre interessato a quello a cui assisterà, e questo genera dibattiti particolarmente interessanti”.
E le star sono state tante: “Ambisco ad ospitare Leonardo DiCaprio, Meryl Streep, Al Pacino, i grandissimi di Hollywood” – e a dire il vero, Claudia, di divi ne ha già avuti nel suo salotto cinematografico, da John Turturro a Matt Dillon – “e addirittura quando intervistai Michael Madsen ci anticipò la sua partecipazione a “The Hateful Eight” diretto da Tarantino. Ma la diva che ha meglio interpretato il mood dei CineCocktail è stata Daryl Hannah: si è bevuta il drink e rilassata per raccontare la sua storia”.
Punta ad andare al Tribeca Film Festival, la Catalli, e le sue giornate sono decisamente multitasking: “Le donne oggi sono nella condizione obbligata di fare le acrobate, tra privato, ambizioni, hobby e soprattutto lavoro. Io? Direi che cerco storie, da raccontare”.
Come nella nuova avventura televisiva, iniziata qualche mese fa, ovvero il format tv MyStudio per Studio Universal (Mediaset Premium): “Nel programma ospito i grandi del cinema italiano che si raccontano parlando del film che ha cambiato loro la vita e perché. Anche qui il pubblico interagisce direttamente, anche se i CineCocktail hanno la performance finale da parte degli ospiti, che regala quella vena di follia in più”.
Sì perché tra gli altri Battiston mise in scena un vero concerto, Lo Cascio intonò i Bee Gees, Favino imitò Mastroianni.
Il cinema italiano, come sta? “Bene. Nonostante quello che si dica in giro, ci sono tanti talenti e bisogna rendersene conto. La verità è che la gente non va al cinema. Non c’è una vera educazione culturale nelle scuole o in famiglia: oggi è più facile dare un iPad in mano ad un ragazzino anziché portarlo al cinema. Bisognerebbe finanziare di più i tanti giovani autori italiani, che hanno enormi difficoltà a riuscire a confezionare un film: Gabriele Mainetti per fare “Lo Chiamavano Jeeg Robot” ci ha messo ben 10 anni, e la sua pellicola è stato un grandissimo successo. Bisogna ricominciare a pensare che il cinema non può solo far ridere: si può vedere il film e staccare il cervello anche guardando cose diverse dalle commedie”.
L’appuntamento, prima del Festival del Cinema di Roma, è per giovedì 15 settembre sempre a Roma al Quirinetta Cafè, con ospite il grande Pierfrancesco Favino.
Noi, intanto, aspettiamo il ritorno di Claudia e dei suoi ospiti tra le calli veneziane e non solo!

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Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.