Un romanzo fantasy e un progetto musicale per l’Art Director Ilaria De Togni, che con Il Sogno di Keribe parla di mondi lontani e misteri

Keribe distingue ogni respiro, conosce ogni pensiero, e sono molte le cose che tollera, ma non di essere sfidata. Le sue leggi sono inviolabili.
Keribe, nell’immaginario dipinto da Ilaria De Togni, originaria di Montagnana e art director di un’importante azienda organizzatrice di eventi live, è una dimensione onirica dove le coscienze ritrovano corporeità dopo la Prima Morte.
Con Il Sogno di Keribe, (in libreria da domani, 3 novembre, ed edito da Gargoyle), Ilaria racconta i misteri di questo mondo, celati da quattro confini invalicabili: da uno di questi, Orlog, un oscuro mare, nasce Erinke, una “ridestata”. Quelli come lei sono stati sterminati secoli fa e sono ormai solo una leggenda, ma la nascita di Erinke non è passata inosservata: i Guardiani dei Confini e la Resistenza, forze in contrasto, la cercano, ma la sua scelta è di affidarsi a Nimpha, unica istituzione in grado di proteggerla. Solo Ruben, incaricato di catturarla per la Resistenza, socnvolgerà i suoi piani, e la loro unione e i loro ideali porteranno Keribe sull’orlo di una spaventosa guerra tra i Mondi.
Il Sogno di Keribe di Ilaria De Togni dipinge così un mondo leggendario dove la natura diventa giudice insindacabile di conflitti interiori ed esteriori, e dove il confronto nasce tra chi combatte per sopravvivere e chi combatte per un mondo per cui valga la pena sacrificare se stessi e i propri affetti.
Ilaria De Togni traspone la sua passione per l’arte e la simbologia, per il mito e la psicologia, in questo esordio letterario, ispirandosi alla letteratura pulp degli anni ’90 e 2000 e alle visioni oniriche di Alejandro Jodorowsky.
Suona e canta in alcune band gothic metal locali, e la sua passione per la musica trasuda anche in questo progetto letterario, che evolve in “Music From Keribe”: come i mondi lontani si mescolano al mito unendo ibridazioni tra linguaggio scritto e linguaggio musicale, la De Togni riesce a dare suono e melodia al mondo da lei creato, esportando i suoni di questa realtà onirica per affiancarli alle parole del romanzo, perché possa essere vissuto in una nuova dimensione sensoriale. Il tutto grazie alla collaborazione con il musicista sperimentale Alessandro Lucatello (Jun), che ha realizzato la colonna sonora del booktrailer e le tracce ispirate ai quattro confini, e del violoncellista Edoardo Francescon.
Mistero, musica, mondi da scoprire e visioni: e buona lettura!

Il Sogno di Keribe
Gargoyle, 2016
pp: 364
ISBN: 978 – 88 – 9817 – 276 – 4

Articolo precedenteÈ novembre, caviamo le castagne dal fuoco!
Articolo successivo#loscattodellemeraviglie: Loreo, l’antica Lauretum nel Basso Polesine
Diploma di scuola media superiore, giornalista free lance appassionata di musica e piante, collabora saltuariamente con redazioni locali.