Oggi è il turno della foodblogger ufficiale di Sgaialand, Eleni. Veneta DOC, ama le sperimentazoni in tutte le sue forme, tiene diversi corsi e workshop in giro per l’Italia e ama il progetto Sgaialand! Eleni rivisita per il blog alcune ricette della tradizione veneta in chiave 2.0 o ci mostra come poter sperimentare alcuni prodotti #madeinveneto. Oggi vedremo come inserire la celebre e ghiottissima  Nocciolata Rigoni di Asiago in una ricetta alternativa e floreale! Gaia

Eleni

Bouquet di Nocciolata Rigoni di Asiago

L’estate sta cominciando e con lei arrivano anche le giornate fuori porta o dedicate al prendersi più cura di sè stessi. Tra le varie attività, credo che la scoperta e la sperimentazione di nuovi sapori sia un bel modo per volersi bene e viaggiare con il palato.

Nocciolata Rigoni di Asiago

Ingredienti per 4 porzioni

  • 150 grammi di biscotti secchi integrali ( meglio quelli senza zucchero)

  • 70 grammi di Nocciolata Rigoni di Asiago 

  • 10 grammi di noci piemontesi

  • 200 grammi di yogurt greco o yogurt intero e denso di malga

  • Scorza di limone non trattato

  • 2 cucchiai di miele di eucalipto

  • 10 grammi di ciliegie disidratate o secche meglio senza zuccheri aggiunti

  • 10 grammi di uvetta sultanina

  • 5 grammi di petali di calendula ( si trovano facilmente in erboristeria e sono straordinari alleati contro infiammazioni, bruciature e gli effetti dell’invecchiamento della pelle)

  • Orzo in polvere q.b

  • Petali di rosa q.b ( tra le principiali proprietà della rosa: rilassante, depurativo, riequilibrante , per citarne solo alcune, tutto sommato non a caso è definita la “regna dei fiori”)

Nocciolata Rigoni di Asiago

Come fare?

Non si usano fuochi ed è uno di quei piatti che si possono preparare anche il giorno precedente e tirare fuori dal frigo anche 20 minuti prima per finirlo con la decorazione e gustare con calma.

In un mixer mettere a frantumare, in modo che restino pezzi abbastanza grossolani, i biscotti integrali e le nocciole. Quando si sarà creata una farina granulosa aggiungere la Nocciolata e mischiate bene (non demordete all’inizio sembrerà che i componenti non si leghino, poi all’improvviso il grasso della crema di nocciola favorirà un risultato omogeneo). Quando il composto è pronto, aggiungere la scorza, il gusto e la quantità è sempre a vostra scelta e palato, di un limone non trattato.

Nocciolata Rigoni di Asiago

Lasciare riposare a temperatura ambiente il composto.

In una ciotola mettere lo yogurt, le ciliegie e l’uvetta passa, i petali tagliati di calendula e due cucchiai di miele (io suggerisco quello di eucalipto perché dà maggiore freschezza al piatto, ma anche in questo caso il sapore deve piacere a voi e si può sostituire il miele con quello che desiderate, ad esempio: arancio, millefiori, castagno…). Lavorare bene i componenti finchè non si sarà creata una crema solida ed omogenea, se serve aggiungere pochissimo latte freddo.

Nocciolata Rigoni di Asiago

Ora basta comporre il dolce!

Alla base mettete la crema di biscotti e Nocciolata, sopra la crema di yogurt frutta e fiori.

Nocciolata Rigoni di Asiago

Se la servite dopo poche ore, potete subito decorarla e metterla in frigo, finché non la servirete.

A me piace impiattarla con una spolverata di orzo macinato (una leggerissima nota tostata ed amara) e dei petali di rosa.

Se la servirete il giorno dopo, meglio coprirla con della carta trasparente e prima di servirla decorarla con l’orzo ed i petali di rosa.

Suggerisco di non congelarla, il grasso dello yogurt si adatta male al congelamento.

Buon appetito!

#prendilasgaia

Eleni

Nocciolata Rigoni di Asiago

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Perché Eleni? Perché nel sangue porto un po’ d’Italia e di Grecia. Dopo molti anni di lavoro nell'ambito della comunicazione e della cooperazione internazionale, ho fatto di una mia antica passione un lavoro. Mi piace fare e parlare di cibo, lo affronto, almeno ci provo, nei suoi molteplici aspetti. Corsi di cucina, consulenze commerciali, sperimentazioni e degustazioni, incontri formativi per tecnici di settore, laboratori didattici. Amo l'ambiente, le spezie, i viaggi, la scoperta e il Veneto, of course, anche se da Padova mi sono trasferita per amore a Milano.

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